Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 3l7
miraglio delle sue flotte in luogo di Niccolò Spinola 124 resosi defunto. Ma i Pisani procedevano per un' altra via, e mandavano Ambasciatori al Magistrato di Genova per dimostrargli essere dell'onore e dell' interesse della Repubblica di sposar con essi il partito dell'Imperatore. L'allocuzione ch'ei dissero, merita d' essere qui riferita ; e se speravano che avesse ad ottenere quel frutto che non ottenne, certo presumevano di se più assai del dovere. Parlavano dunque nella seguente sentenza, il cui contesto noi togliamo al Foglietta, scrittore tanto benemerito delle cose genovesi.
« Che sia nostro intendimento procedere con « voi, magnifici Signori, con sincera fede, e che « noi venghiamo a proporre consigli salutevolissimi « sì a voi che alla vostra Repubblica, conoscetelo « da ciò che abbiamo noi stessi già questi consigli abbracciati. Nè sia tra voi chi dica o pensi « per esser noi obbligatissimi di Cesare, tutto che « può tornare nel piacere 0 nell' interesse di lui, « dover essere nelle bocche nostre sospetto. Che il « piacere, e soprattutto l'interesse di Cesare sia « anche il vostro vi persuaderemo, e vi farem « anzi toccar con mano, quando non vi sia grave « onorarci di benigno orecchio.
« Se Federico comandassevi che fatta unione « con noi prendeste l'armi in favor suo o contro « il Pontefice, o contro qualunque che gli si dichiari nemico, certo noi pensiamo che far lo « dovreste per non rendere voi e la città vostra
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