Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
324 STORIA DI GENOVA
1141 dalla banda della Luuigiana, quegli dai gioghi della Lombardia; e procedevano con tanto di prestezza e di vigore che non solo riempivano ogni cosa di tumulti e di mali, ma dimostravano dover in breve, se a quel modo avessero potuto progredire, operare la loro congiunzione. Questo al di fuori.
Non meno pericolosa ruggiva al di dentro la tempesta. Le arti di Federico aveano pur troppo partorito i tristi effetti che ne aspettava. Molti dei principali cittadini aveano addentata l'esca, e aguzzavano i pugnali per piantarli nelle viscere della madre che gli avea cresciuti. Primeggiavano tra essi un Federico Grillo e un Gioanni Stregghia-porci, ambi di gran famiglia e di molto seguito: stavano loro a pari o poco discosto, i Della Volta, i Da Vento , i Da Pevere, gli Spinola, gli Ad-vocati, i Doria : e come s' usa sempre nelle fazioni , aveano preso un nome, sotto al quale colleti vamente conoscevansi. Chiamavansi i Mascherati, intantochè quelli che seguitavano la parte del Pontefice, dicevansi i Rampini. Ora, avvenne che si scoprissero in un pane di cera certe lettere scritte da Cesare al Grillo ed allo Stregghiaporci nelle quali erano disegnati pensieri di sangue : avvenne altresì si avvertisse un Fiorentino il quale celata-inente assoldava gente per Cesare, e spendeva gran danaro : perlocchè i ministri della giustizia prendevamo e menavanlo legato in carcere, quando Rosso Della Volta, ajutato da una mano de' suoi, si fe'
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