Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO QUARTO 325
sopra la famiglia e glielo tolse di mano. Il quale 1241 atto di pubblica violazione, uuito alla indignazione delle lettere, concitava a gravissimo sdegno i Rampini, e risolveva il Podestą a vigorosi provvedimenti. Citņ legalmente Della Volta, Grillo, e lo Stregghiaporci a comparire per difendersi dalle accuse ; ma essi, non che obbedire si diedero con ogni prontezza a fortificare le loro case e le torri, ed a fornirle di buon numero di seguaci e di armati. Allora il Podestą raunava il popolo a consiglio nella Chiesa di San Lorenzo, protestava prima del suo caldissimo affetto per una cittą da lui tenuta in conto di patria, s\ perchč aveagli compartito T onor supremo , si perchč avea scorto in lei ardenti studi di religione per cui assumeva la difesa del debole contro il prepotente ; atto sempre magnanimo. Poi doleyasi della condizione a cui la Repubblica era tratta da alcuni jgplvagi cittadini, i quali non si vergognavano di porre in cimento la libertą, la dignitą, la salute, la fama e l'onore della patria. « Tristi pensamenti, diceva, opere veramente scellerate ! E venirne a tanto non per ambizione propria, che sarebbe grave colpa, ma per servire alle sfrenate voglie di un tiranno straniero, risoluzione veramente infame ! Nč celarsene, e mer-canteggiafre il prezzo del tradimento, e tramar per iscritto , e sprezzare i comandamenti dei Magistrati, e violar la santitą delle leggi, e vietar il corso della giustizia, e inalberare lo stendardo della ribellione ! Stanno nelle nostre mani, soggiungeva,
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