Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
334 STORIA DI GENOVA
1241 cinquantadue nuove galee. Aspettatasi intanto dalla Sona un grande stuolo di navi da carico con mercanzie di prezzo e buon numero di cittadini chiari così per nascita che per valore. Spedivasi tosto un galeone ad incontrargli, a recar loro 1' amara novella, e a fargli avvertiti della necessità di stringersi tra loro per resistere se potevano ai nemici rimasti signori del mare , o d' andar guardinghi per evitarne l'incontro. Le cose succedevano felici : il galeone incontrava appunto sulla Sardegna le amiche navi le quali andavano alla spensierata a dar di cozzo nella flotta imperiale : soprastettero per consigliarsi e prepararsi alle difese: poi, mandate innanzi alcune fregate per speculare, e cautamente procedendo, giunsero in porto a rilevare le speranze e il coraggio dell' afflitta patria, senza aver patito in tanto periglio nè danni nè insulti.
E qui comincia per la Repubblica un' era novella di trionfi tanto più gloriosi quanto che ebbe ad ottenergli allorché abbattuta e pressoché prostrata da sanguinose ferite credeasi da'suoi nemici ridotta a spirar 1' estremo sospiro. La riviera di ponente, Noli eccettuata eh' è tra Savona e Finale, era tutta in fuoco. Il Pallavicino col favore e pel tradimento di quei di Varagine, occupava Poden-zuolo, Bozzola, Crovara, Carpena e Rivalta, ignobili terre, intantochè faceva accolta di Toscani e d'uomini della Lunigiana e dei Marchesi Malaspina, per inoltrarsi a percuoter Genova. L'Eboli, mo-
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