Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
3!)0 storia di genova
1141 la mano ai Savonesi, e investiva con vigore il castello di Segno, che dapprima quei di Noli difendevano virilmente, ma che cedevano poi perchè all' Eboli si congiungeva il Marchese Del Carretto, e perchè Genova non mandava in tempo a soccorrerlo , quantunque decretasse si facesse. Mandava bensì poco poi Fulcone Guercio con una squadra di cavalli ed una insegna di fanti per vendicarsi del Del Carretto, il quale invece rompeva la squadra e l'insegna, e facea prigione il capitano. Così finiva per Genova l'anno, come avea cominciato, cioè sotto non fausti auspizii.
Entrava Podestà dell' anno successivo un Corrado De Concessi Bresciano. Gli annalisti lo dicono uomo sperto , valoroso , di grand' animo e di gran consiglio, e forse era, benché a noi sembri che si lasciasse troppo puerilmente abbindolare dall' Ansaldo, e operasse talvolta più per privata vendetta che per mire di gran frutto al bene della Repubblica. Difatti, assunto appena alla podesteria, movea di fil dritto e di propria risoluzione, prima su Ronco, poi su Savignone e Costapelata, e più tardi anche su Busalla, terre e castella tutte di Guglielmo Spinola ; le pigliava , le distruggeva, e tornava in Genova dove spianavagli anche le case, e ciò, dicesi, non solo perchè lo Spinola fosse da questa parte dei gioghi capo della fazione dei Mascherati, ma ben anche perchè il De Concessi avea ruggine seco per altre ragioni.
Sparge vasi intanto fama che i nemici facessero
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