Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1242 chese di Clavesana lo burlava, lusingandolo di dargli in mano quella terra che s' era unita ad Albenga. Giungevano allora tre galee e due navi condotte da un Romeo Villanuova, Balio del Conte di Provenza, il quale dava avviso che il Da Mare era stato veduto all' isola di S. Margherita : onde il Podestà s'indirizzava verso S. Margherita, ma il Da Mare lo lasciava colà e se ne andava alle Hieres ; e il Podestà alle Hieres, e il Da Mare in Corsica, e 1' altro , maledicendolo , non potendo far di meglio, si voltava stanco e rifinito a Genova, dove, dicesi, veniva ricevuto con molto onore.
L'astuto Ammiraglio imperiale, tornava in questo a mandar avviso intomo d' aver patito in Corsica una fiera fortuna di mare, e di posar colà tutto stracciato per rifarsi. Il De Concessi avrebbe ben voluto andarne anche un pò intorno per le acque di Corsica, ma ne lo dissuadeva il Consiglio che conosceva meglio il Da Mare ; e gli suggeriva invece di licenziar le ciurme, sì per non impoverire di troppo il tesoro, e sì perchè scorgeasi chiaro che i nemici non aveano per allora volontà di lasciarsi tirare ad un cimento. Disarmavasi adunque, e s'era appena disarmato che l'Ansaldo il quale era approdato a Pisa, si partì incontanente e si drizzò a Savona, donde, secondando l'Eboli che movea per terra con una schiera di eletti, gettavansi su Cogoleto e Arenzano, saccheggiandogli e distruggendogli : del che avendo avviso il Podestà, correa
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