Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 36yJacopo ed Ugo Fieschi suoi nipoti, come congiunti che volea aver vicini in tanto suo disagio.
Aflrettavasi il Consiglio a dar gli ordini opportuni : allestiva una flotta di ventidue vele e facea correr voce fosse per salpare verso Provenza a disbrigarvi certe faccende con quei Conti : nel tempo stesso i Fieschi, nipoti del Papa, chiedevano, così convenuto, al Podestà la licenza d'andarne a Parma; e il Podestà, apertamente ncgavala come Se avesse in sospetto quella gita ad una città nemica; del qual divieto essi pure altamente querelavansi, e con parole così poco misurate che il Podestà costrin-gevagli a montar sulle navi e ad andarne con lui, come diceva, in Provenza. Erano capitani della flottiglia un Ugo Lercari ed un Jacopo di Levanlo. Disancorarono e fecer vela verso Provenza, sempre dolendosi i Fieschi dell' atto ingiusto, sempre chiedendo d'esser posti à terra , sempre negandolo con duri detti il Podestà, tanto che le ciurme stesse di queste durezze mormoravano. Si oltrepassò Voltri, si venne dinanzi Albenga ch'era la notte: a un tratto si voltarono le prore, si tagliò in dentro Corsica e Sardegna, e si veleggiò a gonfie vele per a Civitavecchia, d' onde, un messo che stava per così dir sull' ali, partiva a volo ad avvertire il Pontefice ch'era a Sutri. Veniva Innocenzo senza por tempo in mezzo , in abito mentito a Civila-vecchia , s'imbarcava con pochissimo seguito, e scioglieva sul fatto posciachè spiravano venti pro-pizii. Ma i disegni e le tribolazioni aveangli alterata Tomo 1\ 25
by
| |
Ugo Fieschi Consiglio Provenza Conti Fieschi Papa Podestà Parma Podestà Podestà Provenza Ugo Lercari Jacopo Levanlo Provenza Fieschi Podestà Voltri Albenga Corsica Sardegna Civitavecchia Pontefice Sutri Innocenzo Civila-vecchia Tomo
|