Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 37^l'avrebbe occupato, o occupandolo di forza, avrebbe 1147 anche di forza prese o distrutte quelle navi : disperse lungo il litorale? Può darsi: ma perchè l'Ammiraglio imperiale non le maltrattava alla spicciolata prima che si radunassero ? Checché ne sia, Audreolo levava le ancore alla fama di quell' apparecchio , e fingeva avviarsi per a Sardegna, ma ripiegava verso Savona e si chiudeva in quel porto colle solite palafitte. Poco poi, esciva il Podestà con venticinque galee sottili , le quali penso si gettassero in mare e si armassero dopo la partenza dell' Audreolo ; e andava con esse ad assediare il porto di Savona, col solito frutto, cioè, coli' obbligo di tornarsene in Genova dopo essere rimasto alcuni giorni a guardare il nemico. L'An-dreolo allora sortiva dal porto , andava in Corsica dove rinforzava le guardie di alcune castella, e poi correva il mare a predare qualche nave. Seguiva in tutto la tattica del padre : picchiava quando poteva, corseggiava, e schivava ogni serio incontro. Ma qui la stella di Federico incomincia a impallidire , anzi a volgere a gran passi verso il suo tramonto. Narreremo gli ultimi sforzi di questo Principe a' danni degl'Italiani e particolarmente dei Liguri.
S' era il cavalleresco Re Luigi di Francia votato 1248 in una sua malattia, all' impresa di Terra Santa, e avea raccolto intorno alla sua persona un buon numero di truppe e di Baroni che doveano seguirlo in Palestina. Non si conosceva allora altra via fuor
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