Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1248 quella del mare, ma la Francia a quei tempi non avea ancora navilio, e perciò Luigi era costretto a richiederne alle Repubbliche marittime d' Italia e in particolare a Genova. Genova dunque pattuiva di somministrargli sedici navi da trasporto alle quali dava per condottieri Ugo De Lerc^ri e Jacopo di Levanto, ambo , come già vedemmo, molto esperti e delle cose di mare, e delle acque per le quali doveano navigare. Ma la Repubblica, non si stava a quest'apparecchio: Yolea rifornire il suo navilio e ordinava si costruissero trentadue galee che armava di tutto punto, le quali davano qualche pensiero a Federico non volessero accompagnar la (lotta del Re Luigi, e così di passo dar fondo in Sicilia a di lui danno. Era allora la Sicilia sguernita così di navi che di gente perchè l'Imperatore avea avuto bisogno e di questa e di quelle: era di più turbata dalle sollecitazioni del Pontefice che volea armarla, altro stecco che cacciava nei fianchi dell' abbonito suo rivale. Epperò quel Principe, per antivenire qualunque perniciosa inclinazione, rinfocolava per un momento la guerra nel cuore della Repubblica, e riarmava i Pisani, Uberto Pallavicino , quei della Lunigiana e della Garfagnana; e dall' altra parte il Del Carretto, affinchè tribolandola la tenessero in soggezione. Mandava altresì, e per l'estrema volta, l'Andreolo Da Mare in Savona con venticinque galee perchè minacciasse, picchiasse , e fuggisse.
Se Genova avesse intenzione di fomentare i mali
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