Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 3g7
colla più giusta delle sentenze. A Genova non ve- i*55 nir negata fuorché la restituzione di piccole terre che ricupererebbe quando volesse : poco danno. Negarsi a Firenze quanto è più in pregio al mondo, fama, fede, e religione : fama, perchè i Pisani andavano apertamente pubblicando averla essa macchiata con ingiusta decisione : fede e religione, perchè le sentenze ingiuste non si danno da chi ha fede in cuore , la religione in onore. Essersi avveduti donde procedesse sì strano orgoglio in chi pur dianzi tendeva supplici le palme a chieder venia. Manfredi aversi levata la maschera, aver innalzato lo stendardo della ribellione. Ma credevano costoro che Firenze e Genova fossero per tollerare cotanto oltraggio? Oh si davvero, sclamavano, sì eh1 è più pazzia che orgoglio! Una gente da noi le tante volte vinta e domata, la cui libertà è, per così dire, soggetta ai nostri cenni, una gente a cui tuttora dolgono le membra per le recenti percosse, intristita e dissanguata per lunghe guerre, maledetta dai Pontefici, in ira a Dio, conquisa tra il mare e la terra, osar tanto ? Se questa non è follìa, noi di vero non sappiamo che cosa sia. Ma che giovano più lunghe parole? Le tracotanze vogliono essere punite, le pazzie incatenate: di ciò non si muove dubbio. Rimane solo a vedersi se piacevi assumervi soli la punizione, o se nella punizione volete noi partecipi. Genova è in pronto : accennate col dito, e il suo navilio corre dinanzi alla città che v'insulta. Se volete aver soli il piacere della
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