Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      398 STORIA DI GENOVAti55 vendetta, godetelo : noi non siamo per distfn* tiryi. »
      Come si parlano detti alteri, duri, da chi sente nei polsi quella maledetta forza! E come alle durezze e air alterigia facilmente s' innesta il disprezzo ! Queste degli oratori genovesi erano certo incomportabili parole, eppure trovavano plauso in un Consiglio composto di elementi che allora si agitavano in un atmosfera elastica, inebbriante e perciò vaporosa ; 1' atmosfera della libertà popolare non frenata dalla moderazione. Fu dunque risposto sui due piedi agli Ambasciatori che ad ogni modo si dovea prender 1' impresa ; che la Repubblica manderebbe a Genova a concertarla : ringraziamela intanto del generoso consiglio e della cura che di-* mostrava del Suo onore e della sua riputazione. Prometteva in ricambio inalterabile amicizia. 12S6 Partivano il Doria e il Grimaldi, e poco poi veniva in Genova Guiscardo da Pietrasanta Podestà di Lucca colle commissioni si di Lucca che di Firenze già collegate insieme a1 danni di Pisa. Facilmente s' intendevano : trattavasi di opprimere un più debole per dividersene le spoglie. Erano le condizioni della guerra poche ed amplissime: le seguenti : andrebbero, Genova per terra e per mare, Firenze e Lucca per terra : opererebbero di concerto: riacquisterebbe Genova tutte le terre dell' antico dominio, e riterrebbe anche quelle che le riescisse ottenere dalla sua parte: riacquisterebbero Fireuze e Lucca quel più che potrebbero


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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