Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 4ormal volentieri sopportava la rivalità e la potenza 12W di Guglielmo Conte di Capraja che governava Arborea , e che per la protezione pisana di molto gli sovrastava. Ora, avvisando di pareggiarlo se T amistà dei Genovesi ottenesse, dichiaravasi cittadino di Genova a cui donava il castello di Castro: volavano i Genovesi in suo soccorso sotto la condotta di Simone Guercio, il quale s'imbatteva in alcune navi pisane cui dava la caccia, e che prendeva dopo un correr lungo. Questa preda però costavagli assai caro, siccome quella che gli facea trascurare l'opportunità di soccorrere con frutto Chiano il quale , assaltato nel frattempo dal Giudice di Arborea e dai Conti della Gherardesca capitani dei Pisani, perdeva la signoria e la vita.
In questo, Simone Guercio arrivava in Cagliari per proteggervi gl'interessi dei Genovesi, e custodirne il castello. Succedeva ai diritti dell' estinto Chiano a quel giudicato Guglielmo III detto anche Cepola, cugino di lui : Cepola come il suo predecessore riponeva ogni sua fidanza nei Genovesi, ricono-scevane con titolo di feudo la signoria, confermava loro la cessione della rocca, come loro abbandonava ogni sua ragione sulla terra di Santa Gilia : ma poco dopo, recatosi egli stesso in Genova, vi moriva assalito da morbo repentino, e col suo testamento, dice il buon Manno, tramandava alla Repubblica amica la gravosa eredità della ricuperazione del giudicato.
Prima però che queste cose avvenissero, cioè, Tomo I. 27
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