Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
8 STORIAdella città. Questo fatto, mentre dimostra che la quantità del bottino dovette essere stragrande, poiché il desiderio di porlo in sicuro distraeva Magone dal soccorrere Annibale, ci offre una prova sicura del florido stato a cui in questo tempo i commerci marittimi avevano elevato Genova.
Dopo ciò Magone spesi tre anni sulle coste della Liguria, dove attese a sollevare e riunire contro Roma i Galli, i Liguri e gli Etruschi, affrontatosi, appoggiato da questi soccorsi, coi Romani sul Tanaro, era sconfitto ed obbligato a lasciare l'Italia.
Cessato il pericolo esterno, i Romani si volsero a riordinare le cose d'Italia poste sossopra dall' invasione cartaginese, riducendo a soggezione i popoli ribellati, e beneficando coloro che si erano loro mostrati amici fedeli nella sventura. Spurio Lucrezio ebbe ordine dal Senato, che con due legioni si portasse a Genova a riedificare le mura e le case distrutte dalla ferocia africana; cosicché dopo tanti danni sofferti, Genova risorse più bella dalle sue rovine, ebbe riconfermati ed accresciuti i suoi privilegi, e fu elevata al grado di città confederata di Roma. Con la sconfitta di Zama terminò la seconda guerra punica, e fra le altre, una delle condizioni della pace fu, che i Cartaginesi non potessero levar soldati in Liguria. Troppo fortemente compromessi contro i Romani, sdegnarono i Liguri di chieder paco; si unirono ai Galli Cisalpini e seguitarono la guerra per tre anni con varia fortuna, e per altri tre anni le cose passarono quietamente quasi per istanchezza reciproca; al quarto i Gallo-Liguri attaccarono la provincia romana da due lati, invadendo il Modenese e l'Etruria con fortuna eguale agli anni precedenti; poiché furono sconfitti e ricacciati in due sanguinose battaglie.
Ma queste vittorie portavan poco frutto, poiché i vinti ritraendosi nell'interno de' loro monti, si rifacevano delle perdite sofferte. Il Senato, risoluto di venire a capo di questa guerra, ordinava ai consoli, che, lasciata l'Asia, si volgessero alla Liguria. Questi a malincuore abbandonaron l'Oriente per una guerra lunga e difficile, dove la gloria non era nari al pericolo.
w ^ A AI Friniati e i Briniati al confine del Modenese e del Parmigiano furon vinti, e gli Apuani incalzati nell'interno del loro paese dirupato, dove assaliti uccisero in una imboscata quattro mila Romani (3799). L'anno dopo, l'uno dei due consoli, costeggiando, guastò gli abitati degli Apuani posti alla marina, e ricevette l'omaggio di Genova mantenutasi sempre fedele ai Romani.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (20/637)
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