Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      ordine dal suo signore, rionisse là sua squadra a quella che stanziava nei porti di Sicilia soggetta allora ai Saraceni, e assaltasse Genova, di cui si era sparsa la fama delle ricchezze e della cresciuta floridezza. Saftan, creduta T impresa tacile, senza attendere l'aiuto di Sicilia, veleggiò con cento trenta navi alla volta di Genova. I cittadini, avuto sentore del pericolo che li minacciava, si prepararono alla difesa : fu convocata l'assemblea generale ; i tre quartieri in cui la città si divideva, orientale, di mezzo e occidentale , distinti col nome di Castello, Città propriamente detta e Borgo di Pre, furono guarniti di torri, di bastioni e di ripari ; i cittadini infiam-matissami; cosicché Saftan, venuto confidentemente all'assalto, fu ributtato dappertutto con grave perdita. I Genovesi, animati dalla vittoria, una notte venuti sopra alla flotta di Safian che slava all' àncora, gli presero diciassette navi. 11 Saraceno seguitò a scorrere ancora per tre me$i il mare ligustico ; poi i guasti sofferti e una burrasca che sopravvenne lo costrinse, abbandonata l'impresa, a ritrarsi ai porti dell'Africa.
      Due anni dopo (932) Obeid califfo, nòn scoraggito dal cattivo esito di questo tentativo, ed attribuendo la sua sconfitta più alla mancanza di una giusta cagione di guerra, che al valore dei Genovesi, liberati i prigionieri che riteneva, chiese agli avversarii facessero lo stesso rispetto agli Africani che erano caduti nelle loro mani. I Genovesi, i quali forse scapitavano nel cambio, ricusarono ; per il che Obeid, al quale pareva ora di avere sufficiente motivo di offendere, dava ordine che tutte le sue navi da guerra convenissero nel porto di Lilibeo di Sicilia, sotto il comando di Safian.
      Il 7 di maggio 934 la squadra saracma in numero di 220 navi veleggiava dalla Sicilia verso Genova, dove giunta e accostatesi al lido 60 navi per dare un primo assalto, furono aspramente ributtale dai cittadini.
      Accortosi l'ammiraglio saraceno che gli assalti scoperti facevano poco frutto, fingendo di abbandonare Y impresa, si allargò in mare, e la notte riawicinatosi celeremente alla terra, sbarcati due terzi delle ciurme, assaltava da due parli i Genovesi, i quali, visti i loro ripari troppo deboli per resistere a tanta furia, saltarono arditamente fuori e attaccarono i Saraceni. La zuffa durava ferocemente da molto tempo : cinquemila Genovesi e seimila Saraceni giacevano sul campo di battaglia, e questi, già disperando della vittoria, allentavano, quando Safian * conoscendo dipendere la sorte della battaglia da un ultimo sforzo disperato, lasciate sole le navi, investiva di
     


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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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