Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
DI GENOVA ' 79
lemme, come baluardo necessario ai suoi Stati di Palestina. I Genovesi si lamentavano, che, primi alle spese e ai sacrifici d'ogni genere, non fossero stati rispettati i privilegi concessi nelle passate spedizioni, e loro si negasse il premio meritato in questa ultima. Il papa e il suo legato dal loro canto andavano protestando dei diritti della Santa Sede sovra i conquisti delle crociate, come quella che ne era stata 1' iniziatrice, e più fervorosamente di ogni altro vi avea cooperato. I rovesci che seguitarono in breve definirono la lite. Rimontando il Nilo e procedendo verso il Cairo l'esercito cristiano, pose Y assedio al borgo di Carré situato sovra un ramo di questo fiume. Il luogo scelto per il campo essendo basso e soggetto alle inondazioni, ne profittarono i Mussulmani, rompendo gli argini ed aprendo le cateratte che ritenevano le acque. Il campo cristiano ne fu completamente allagato; i soldati immersi nell' onda fino alla gola; al ritirarsi delle acque la mota lasciata impediva ogni movimento; i viveri e gli arnesi di guerra guasti e infraciditi: per il che le cose volgevano a manifesta rovina. Le truppe del sultano impedivano ogni soccorso, onde in tanta disperazione convenne calare a patti che furono miti, avuto riguardo alle circostanze. I Cristiani sgombrassero 1' Egitto e si ritraessero ad Acri ; agli schiavi fosse resa la libertà; il trattato conchiuso tra Riccardo d'Inghilterra e Saladino rientrasse in vigore; la tregua durasse otto anni.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (93/637)
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