Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
460 STORIAsconfitta toccava a Manfredino Del Carretto sui gioghi, ma rinforzato della gente fresca, che di continuo gli giungeva dalla città, vinse a sua posta gli Spinola, e cacciatigli di Busalla, distrusse la terra fino dai fondamenti. Alla rovina di Busalla successe quella di Pontedecinio, operata con egual furore dai fuorusciti ; ma questi, ornai stanchi d'una vita raminga ed agitata da con-tinui pericoli, desideravano da lungo tempo di poter ritornare nella città a godere ivi del beneficio della pace domestica, tanto più che la maggioranza dei Guelfi, dei quali erano a capo i Grimaldi e i Fieschi, irritati per l'altero governo dei Doria, e mal soffrendo che Y egoista ambizione di questa famiglia prolungasse una guerra distruggitrice, si mostravano inchinevoli a favorire la rimpatriazione dei cacciati. In conseguenza di queste intelligenze segrete, il 45 settembre 4347 gli Spinola, protetti dai Guelfi, comparvero in città senza armi e con pacifico contegno. Levarono tosto i Doria la città a rumore e si armarono; ma, sentendosi troppo deboli rimpetto alla nuova coalizione dei Guelfi e dei Ghibellini, preferendo Y esilio al dividere l'autorità con gli abborriti rivali, abbandonarono Genova.
Fu ricostituito il governo con eleggere Carlo Fieschi e Gaspero Grimaldi a capitani ; al podestà Zambellino di Bonaldo bresciano rimase il solito ufficio sopra le cause civili e criminali; all'abate la difesa dei poveri; il resto delle cariche fu diviso fra i Guelfi bene affetti ai Fieschi e ai Grimaldi. Gli Spinola, ai quali con la ricuperazione della patria e col bando volontario dei Doria era ritornata la speranza e la cupidigia di riassumere l'antico stato, vistisi ora esolusi dal governo ed osservati dai reggitori guelfi, furono dolentissimi di questo nuovo ordine di cose; per il che, incresciosi e dubbii della propria sicurezza, imitarono l'esempio dei Doria. La disgrazia spegne gli odii, e l'uguaglianza di condizione ravvicina gli animi: laonde non dee far maraviglia, se queste due famiglie, percosse ora da un medesimo fato, si collegassero strettamente a' danni dei Guelfi di Genova, non ostante l'acerbità della avversione d'un tempo. I reggitori della città, quantunque avessero ottenuta una pronta sottomissione da tutte le terre delle due riviere, poiché seppero questa unione dei Doria e degli Spinola, temendo che per la costoro influenza non seguisse qualche moto di ribellione importante all' esterno, deputarono nella riviera di ponente Ribella dei Grimaldi , coli' incarico di scandagliarvi la forza e le intenzioni dei Ghibellini, specialmente in Albenga e Savona, le quali propendevano manifestamente
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (176/637)
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