Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
DI GENOVA 163
feroce che amanti del giusto, condannati ad un supplicio orribile. Dall'alto delle mura che guardano il mare dalla contrada di S. Tommaso, quattro di questi infelici posti sui trabocchi, macchine usate per iscagliar pietre, furono lanciati nelle onde; gli altri tre dalla contrada di S. Stefano, in Bisagno, dove erano gli alloggiamenti dei Ghibellini.
Ottenuta la torre di Faro, si accostarono questi, senza ostacolo, alla città dalla parte dei due borghi di Prò e di S. Agnese; i Guelfi, fatta qualche resistenza alla chiesa di S. Maria di Pietraminuta, sgombrarono amendue i luoghi, eh' erano troppo deboli per difendere, ne distrussero le case, affinchè i nemici non se ne valessero, eccetto due, una nel borgo di S. Agnese, l'altra in quello di S. Andrea, che sporgevano fuori delle mura a guisa di baluardo, e vi si congiungevano per mezzo d'un ponte di legno; quindi si ristrinsero alla difesa dell' interno della città.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (179/637)
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S. Tommaso S. Stefano Bisagno Ghibellini Faro S. Agnese Guelfi S. Maria Pietraminuta S. Agnese S. Andrea Tommaso Maria Andrea
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