Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
DI GENOVA 2HDell'apparecchiarsi alla guerra (4354). I Genovesi dal canto loro, poiché quel primo abbattimento passato, desideravano di tornare alla riscossa, soccorsi di danaro dal nuovo signore, misero in punto venticinque galere, delle quali, avendo la sventura fatto tacere l'invidia, fu dato il comando al prode Pagano Doria. Poco dopo essendo state poste sotto i suoi ordini altre dieci galere guidate da Visconte Grimaldi, il capitano generale si inviò con tutte verso le coste della Catalogna, sperando di trovarvi la flotta degli Aragonesi allora tutti intesi a sottomettere la Sardegna.
L' anno avanti dopo la battaglia di Alghero, P armata catalana, sbarcate nell'isola le truppe che aveva a sopraccarico, queste oltre i luoghi già posseduti dagli Aragonesi, si impadronirono di Alghero, Castel Lione e Sassari. Seguitando il loro sistema, i nuovi padroni diffidenti delle popolazioni sarde da cui si sapevano odiati, oltre di Sassari le aveano cacciate da Cagliari, e si apparecchiavano a far lo stesso nei luoghi più importanti, sostituendovi colonie catalane. Ad onta di ciò Alghero, insoffrente del nuovo giogo, insorse, e cacciò gli Aragonesi col soccorso di Mariano Serra giudice di Arborea, il quale, quantunque fino ad ora avesse come suo padre Ugo simulata alleanza con gli Aragonesi per non perder io Stato, li odiava in segreto come troppo potenti nell'isola, ed afferrava ora l'occasione pre-sentatasegli di umiliarli. Alla nuova di questa rivolta il governatore aragonese che da lungo tempo desiderava un pretesto per tórre al Serra il giudicato d'Arborea, marciò tosto con numerosa gente sopra Oristano città principale del giudicato; ma sconfitto dal Sardo, perdè meglio che mille cinquecento soldati. Seguitò alla rotta una insurrezione generale in tutta riisola, per cui, eccetto il castello di Cagliari, gli Aragonesi perderono tutti gli altri luoghi; nè in un'altra battaglia che rinforzati di nuovi aiuti dettero ai Sardi guidati dal Serra, furono i primi più fortunati: per il che Boa Ptetro d'Aragona, risoluto di venire a capo di questa impresa, guidò pereooolmente all'isola una flotta numerosissima con grande quantità di gente a piedi e a cavallo. La parte meridionale fu ripresa: Alghero stessa assediata, e Mariano Serra inabile per allora ad osteggiare forze cotanto superiori alfe sue, tenendosi con gli isolani in luoghi alti ed inaccessibili, aspettava che la fortuna gli presentasse un' occasione più favorevole di liberare la patria.
ì Nel medesimo tempo i Veneziani, i quali aveano promesso al re di aiutarlo nell'impresa della Sardegna, vi mandavano una flotta comandata daLnOOQie
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (227/637)
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