Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

Pagina (228/637)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      212 STORIANiccolò Pisani (1354). Allora l'ammiraglio genovese, dopo avere scorse invano le coste di Catalogna, si volse a levante per attraversare alle navi veneziane la via dell'isola; ma avendolo queste prevenuto, seguitando la sua strada entrò nell'Adriatico, giudicando questo il vero espediente per dividere i confederati; i quali tirati da opposti interessi vi avrebbero ciascuno provvisto per conto proprio. Per rendere più efficace questo divisamento con qualche impresa, che minacciando le cose proprie dei Veneziani, li costringesse ad abbandonare quelle degli altri e richiamare il Pisani, una parte della flotta internandosi nell'Adriatico, giunse avanti a Parenzo, città dell'Istria molto doviziosa; e scese le ciurme a terra, impadronitesi senza resistenza delle navi che trovarono nel porto, saccheggiarono ed arsero la città sguarnita d'ogni difesa.
      A Venezia quando si seppe del fato toccato a Parenzo, e della vicinanza inaspettata dei nemici, tutto fu ripieno di confusione e di terrore. I cittadini di ogni ordine in fretta presero le armi; il porto fu chiuso con catene di ferro; i luoghi più esposti ad un assalto fortificati alla meglio, il vecchio Doge stesso Andrea Dandolo, infiammatissimo più d'ogni altro alla difesa della patria, sopraintendeva e incoraggiava i lavori; nel medesimo tempo si spedivano ripetuti messi al Pisani coli' ordine di ritornare subito indietro con P armata. Ma il Doria, soddisfatto di avere ottenuto il suo intento, senza proseguire più oltre, attese l'arrivo della flotta veneziana la quale non si fece lungamente aspettare.
      Alle prime novelle dell'entrata dei nemici nell' Adriatico, il Pisani era partito dalla Sardegna, e navigando celeremente giunse al golfo di Sapienza; dove udendo che i Genovesi non erano lontani, e giudicando il luogo favorevole al combattere, arrestò la flotta e attese ad ordinarla. Sommavano le sue navi a trentacinque galere, tre navi grosse incastellate, e trentuno altri legni minori. Si pose il Pisani all'ingresso del golfo col grosso della flotta, il resto con le navi minori situò nel fondo sotto il comando del Morosini, con l'intendimento di pigliare in mezzo le navi nemiche, quando si fossero attentate a sforzare l'entrata.
      Ai quattro di novembre 1354 giunsero le navi genovesi avanti il golfo; e poiché ebbero atteso invano e disfidate le nemiche ad uscire, vistele ferme e deliberate a rimanere nei loro ordini, due delle prime si cacciarono innanzi, e seguitate ben presto da altre tredici, traversarono la linea delle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

Pagina (228/637)






Pisani Catalogna Adriatico Veneziani Pisani Adriatico Parenzo Istria Venezia Parenzo Doge Andrea Dandolo Pisani Doria Adriatico Pisani Sardegna Sapienza Genovesi Pisani Morosini