Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      con i nobili e i cittadini popolari, stimò di dovere condiscendere, ed erano eletti prima quindici anziani tutti popolani, poi per nuovo insistere della Scarola quattro priori, Raffaello di S. Pier d' Arena untore, Iroffio Cara-botto, formaggiaro, Battista di Chiavari lanaiuolo, Antonio Palavania macellaro, con P ufficio di governare lo stato insieme col Governatore regio. Le feste furono grandi fra la plebe, per l'installazione dei nuovi reggitori, l'au-torità dei quali si prevedeva, che avrebbe durato quanto P entusiasmo della Scarola, quando le menti furon percosse e tirate a pensieri di pace da uno spettacolo religioso caratteristico di tempi pieni di civile ferocia e di mansuetudine superstiziosa.
      Si erano formate in Provenza delle compagnie di penitenti, le quali, andando processionai mente da un paese ad un altro, cantando lo Stabat Mater, predicavano ovunque passavano la pace e la penitenza. Non tardò questa pratica a passare le Alpi, e a distendersi per tutta P Italia, di paese in paese. Nella riviera di ponente e in Polcevera si destò un gran fervore di andare processionando. Una grande moltitudine, entrata in tal modo in Genova, ivi destava una compunzione religiosa straordinaria, onde molti inveterati nemici si pacificavano, e gli odii almeno per il momento tacquero. Fino da questo tempo cominciarono a stabilirsi delle compagnie ordinate, le quali presero poscia il nome di Casaccie.
      Passato quel primo fervore, si ritornò sul congiurare e sulP inimicarsi. Un Cosimo di Castiglione, e un Raffaele di Carpineto, spontaneamente, o messi su tramavano contro P autorità del Calleville. Bentosto gli Adorni da una parte e i Montaldi e i Guarchi dall' altra, vennero alle mani; questa lotta finiva con la deposizione del Calleville, e con P elevazione al governo di Battista Boccanegra, col titolo di capitano del re. In Francia saputasi la cosa, fu disapprovata, « e il Calleville riceveva ordine di ritornare al suo posto, con gli aiuti ehe gli avrebbero forniti, il duca di Milano e i marchesi Del Carretto. Intanto Guarchi, Montaldi e Adorni seguitavano a combattere » il Boccanegra irritato, che la sua autorità non fosse rispettala, vi rinunziava. Rimase la città in preda ai faziosi, testimone di zuffe giornaliere, ora prevalendo gli uni, ora gli altri, finchò otto cittadini, detti di Balia, già eletti dal Boccanegra al ristabilimento della concordia, e con essi dodici anziani, metà tra Guelfi e Ghibellini, stati creati in questo mentre, nominarono capitano regio Battista Franchi, carissimo alla plebe, intanto che di Francia
     


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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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