Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
CAPITOLO XXX.
Banca di S. Giorgio. — Uccisione di Gabriele Visconti
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Il Governatore comincia ad essere odiato.
Mbellione di Scio. Cacciata del Boucicault e dei francesi. Breve signoria del Marchese di Monferrato.
n mezzo a questi vantaggi apparenti, un tarlo secreto rodeva da molto tempo la Repubblica. L'erario già in cattivo stato per 1' avanti, era al presente quasi esaurito per l'amministrazione dispendiosa del governatore, e per la caparbietà di lui a volersi cacciare in imprese che se non erano superiori alle forze dello Stato, lo erano però alle strettezze nelle quali versava. Per P avanti i reggitori passati avean trovato un modo ingegnoso, ed utile se non se ne fosse abusato, per provvedere alle spese straordinarie, prendendo cioè in imprestito dai privati, e pagando i frutti annui del capitale ricevuto, col provento di qualche gabella o altra entrata pubblica, la quale si dava ad amministrare ad un corpo di cittadini, a beneficio dei prestatori. Era il capitale diviso in azioni di cento lire P una chiamati luoghi; la totalità della
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (303/637)
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S. Giorgio Gabriele Visconti Governatore Scio Boucicault Marchese Monferrato Repubblica Stato
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