Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
DI GENOVA 295
di Ladislao, Questi successi non essendo però appoggiali da una forza vitale ed assimilaci ce interiore, rimanevano essendo isolati, quasi inutili, perchò la quiete di cui godeva allora lo stato, come fondala sul trionfo di un partilo, era instabile; d' altronde Y autorità del Monferrato creata più per l'influenza delle circostanze che per elezione, schiava dalla fazione ghibellina, amministrata con debolezza, e non sempre direttamente perchò talora il marchese dimorava lungo tempo oltre Appennino, per accudire agi' interessi del proprio stato, non aveva sembianza di poter dorare. Infatti i primi urti bastarono a rovesciarlo.
Yivevan fuorusciti da molto tempo i Fregosi a Roma; finché stanchi di star lontano dalla patria, Orlando e Tommaso con una. banda di quattrocento uomini raccolti nella riviera di levante, entrarono in Genova, e assaltarono il palazzo dove essendo allora esente il marchese stava come luogotenente Corrado del Carretto. Ma non sostenendoli il favore dei cittadini forono i due fratelli ricacciati, ed Orlando costretto a ritornare in esilio, spinto dai venti a Savona, era massacrato da quella plebe favorevole al marchese, e però concitata contro chi avea tentato di rovesciarne l'autorità. Non si perdeva d'animo per l'impresa fallila Tommaso Fregoso, ma due anni dopo (1413) profittando di un' altra assenza del marchese, e di una sommossa nata a Savona per contese fra il partito dei Doria e quello degli Spinola, faceva viste di voler tentare un altro colpo. «
Fatto avvertito il Monferrato di questi umori, e che alle genti mandate per compiere il moto di Savona, era stato preposto Giorgio Adorno, cittadino amato, influentissimo, e molto più temibile del Fregoso, mandava al luogotenente che arrestasse Tommaso, egli poi si inviava prestamente verso Savona per fare lo stesso sopra V Adorno. Confidava così che tolti di mezzo i due caporioni, le cose da indi innanzi sarebbe quietate. Riusci la prima parte del progetto, e Giorgio fu. detenuto in Savona all' arrivo dpi marchese; ma in Genova il Fregoso avuto seniore di quel che si macchinava contro di lui, levatosi al rumore con i suoi partigiani, cacciava il luogotenente, che era surrogato da un reggimento provvisorio di otto popolari. Un consiglio di trecento cittadini, stabiliva poscia che gli uffici si disIribnisserò metà ai nobili, metà ai popolari, il doge da eleggersi in futuro, sarebbe però come nel passato, di famiglia popolare. Sperava il Fregoso di esser elevato a questa dignità, quando F inaspettato arrivo di Giorgio Adorno gliela strappava di mano.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (313/637)
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