Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
.'MG STORIAAdunque Tommaso dopo essersi trattenuto qualche tempo in faccia a Genova, non essendo le sue forze atte a superare il porto, e caduto dalla speranza di un movimento interno, toltosi giù dall' impresa, rivolse le vele verso la riviera di Levante, dove avendo preso Portofino, Moneglia, e Sestri, sbarcò le genti che aveva di sopraccarico, e congiuntele a quelle mandate dai fiorentini in Liguria per coadiuvar P impresa, si pose ivi, sperando che ingrossalo P esercito con i numerosi partigiani di quella riviera, dove i Fieschi di lui amici avevano grandi possessi, e da quelli che sarebbero venuti da Genova a congiungersi con lui, non gli sarebbe mancata una migliore occasione di arrivare al suo scopo. Appena Filippo ebbe notizia del primo tentativo del Fregoso, si adoperò vigorosamente a renderlo vano. Ordinò si armassero in Genova diciotto galere con alcune altre navi di grossezza straordinaria, nominando Antonio Doria capitano di tutta la flotta. Siccome i marinari ed i danari erano scarsi vi provvide coli' arruolare sulla flotta navicellai di sul Po, e contribuendo del terzo alle spese dell'armamento. Nel medesimo tempo ordinava a Niccolò Terzo condolliere, che con cinquemila fanti e tremila cavalli raccolti in fretta nel contado di Parma e di Piacenza, scendesse a Sestri incontro alle genti dei fiorentini, intanlochè la flotta che si stava preparando gli avrebbe spalleggiati dalla banda del mare. Scendeva celeremente la gente del Terzo nel Piano di Sestri, mentre Antonio Doria con alquante navi, non essendo le altre in pronto, si avvicinava a quella costa (1425). 11 primo giorno non avendo combattuto che i cavalli delle due bande, rimase la zuffa indecisa; ma il secondo nel calore della battaglia, essendosi sparsa tra i ducali la nuova che da Ponlremoli e dal Taro si calava in aiuto dei fuoruscili Gian Luigi Fieschi con una mano di partigiani, presi i primi da subito terrore si volsero in fuga. Rimasero molte armi e gran numero di fuggitivi in mano delle genti d'arme fiorentine che gli perseguitavano, gli altri si ridussero a salvamento nel castello di Chiavari.
Tornò questa vittoria poco utile ai collegati, i quali trascurarono di avvicinarsi a Genova per profittare dal commovimento destatovisi colle notizie, ma se ne valse Filippo che ne trasse occasione e pretesto a nuovi provvedimenti.
Sotto pretesto che avessero preso parte nei recenti commovimenti (1420) faceva citare a Milano alquanti cittadini riputati, ed ivi li riteneva per as-
| |
Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
|
Pagina (334/637)
|
Tommaso Genova Levante Portofino Moneglia Sestri Liguria Fieschi Genova Filippo Fregoso Genova Antonio Doria Niccolò Terzo Parma Piacenza Sestri Piano Sestri Antonio Doria Ponlremoli Taro Gian Luigi Fieschi Chiavari Genova Filippo Milano
|