Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
324 STORIAle spedivano in soccorso degli assediati. 11 difficile stava nel penetrare nel porto occupalo dalla flotta veneziana; ma le due fuste cacciatesi arditamente tra le navi nemiche guadagnarono la riva. Questo soccorso quantunque di per sè poco importante, crebbe tanto l'ardire in quelli di Scio, che ornai tutti i giorni tribolavano i veneziani con sortite ed aggressioni continue, onde a questi fu forza sciogliere l'assedio, e ritirarsi a Rodi, perdute due navi e la metà della gente con cui si erano mossi. Anche da Genova erano state spedite in fretta tre navi grosse con due galere, ma arrivarono che l'assedio era sciolto, ed i veneziani partiti. Seguita la guerra con resultati poco importanti (1432) Pietro Spinola con una flotta di quattordici navi e dieci galere entra nell'Adriatico, assedia Corfù, occupa le isole di Andro e di Nasso, e ritorna finalmente a Genova con le navi mezze sconquassate da una tempesta. D'altra parte i veneziani ed i fiorentini entrano con trentadue galere nel ligustico, assediano l'isola di Sestri, donde sono poi costretti a ritirarsi per soccorsi giunti da Genova (1433). Finalmente tutte le parti essendo stanche di una guerra lunga disastrosa ed inefficace, per opera di un legato pontificio fu conclusa la pace tra veneziani, il duca, ed i reciproci aderenti. I genovesi vi guadagnarono Pontremoli piccolo premio a tante spese e tanto sangue sparso inutilmente a prò d'altri.
| |
Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
|
Pagina (342/637)
|
Scio Rodi Genova Pietro Spinola Adriatico Corfù Andro Nasso Genova Sestri Genova Pontremoli
|