Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      sotto (a protezione straniera ad esempio de'sooi predecessori, quantunque egli fosse stato per F avanti caldissimo disapprovatore delle misure di questo genere.
      Furono mandati a quest' oggetto quattro ambasciatori con due galere in Provenza, onde offrissero al Re di Francia Carlo VII, F alta signoria della Città e Repubblica di Genova; con quei patti e con gli stessi statuti acceU tati 02 anni avanti da Carlo VI quando le medesime cagioni aveano indotto Antoniotto Adorno, a porre la patria sotto la protezione di Francia. Una delle principali condizioni oltre di ciò era, che fosse mandato a governare la Repubblica come luogotenente del Re, Giovanni Duca di Calabria, figlie di Renato re di Provenza F ultimo degli Angioini nel regno di Napoli. Le proposizioni del Doge furono accolte in Francia con mollo piacere, giacché non avendo mai il re deposto il pensiero di ricuperare o prima o poi il Hegno, sperava cbe le forze marittime di Genova, avrebbero facilitata Fesa» enzione de' suoi progetti.
      D'altra parte il Duca di Calabria era F uomo più acconcio ad occupare il posto che gli era confidato. Di maniere cortesi, assai sperimentato nelle cose di guerra, egli conosceva abbastanza gli affari d'Italia ed i modi che si vogliono tenere nel governar le repubbliche, come quello che tre anni avanti chiamato dai Fiorentini, avea soddisfatto a quest' incarico con mode* razione e prudenza civile.
      Il dì 8 maggio 1458 giungeva il Duca Giovanni a Genova, recando seco 10 navi o sufficiente numero di soldati francesi onde presidiare la capitate e Savona. Giurava nella villa del Fregoso, di mantenere F integrità dello Stato, F indipendenza della Repubblica ed i privilegi di S. Giorgio. Nello stesso tempo riceveva il dominio della città con la consegna di Castelletto e di tutte le altre fortezze del territorio. I cittadini fecero grandissime feste per questo avvenimento, sì perchè ai più era divenuto odioso il governo di Piero Fregoso, si perchè speravano che il Re d' Aragona, vedendoli sotto la protezione d'un monarca potentissimo, avrebbe desistito dal molestarli per non affrontare F ira di Francia.
      Ma le cose andarono ben diversamente da quello che si era presupposto, perchè lo sdegno e la pertinacia d'Alfonso piuttosto che scemare si accrebbero. Infatti il dominio francese in Genova oltre al torgli la speranza covata da tanto tempo di arrivare ad insignorirsene per F appoggio ed il
     
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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