Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
CAPITOLO XXXvn.
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r» a tranquillità, che liberali da questo pericolo, si erano ripromessi i cittadini ed i magistrati, gli uni per riattivare il commercio, gli altri per restaurare T amministrazione dello stato disordinata per tante e sì dolorose vicende, che da lungo tempo agitavano la repubblica, fu di corta durata. Prima la peste, fedele seguace della carestia, disertò la città, quindi V avarizia e l'ambizione di Piero Fregoso, generò nuovi perturbamenti.
Dopo la partenza della flotta, si era Piero ritirato a Novi e Voltaggio, due terre che gli erano state date in pegno per una somma di denari, promessagli dal Duca in mercede della cessione di Castelletto e delle altre fortezze dello Stato. Di là si richiamava con dolore alla memoria i tempi del suo principato e fomentava il desiderio di ricuperarlo. Inoltre avendoi.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (397/637)
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