Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      « che sia intervenuta qualche gran causa, che ti abbia indotto a questa laic dignità; forse che avendo provato i Genovesi, i reggimenti ed i governi
      « di secolari essere ingiusti, e di qui venire tante mutazioni, sono ricorsi
      < da te, e come fastiditi dalla signoria secolare hanno voluto provare ed « esperimentare la signoria sacerdotale, per vedere se saranno governati « più giusta e mansuetamente. Tu sei costretto e necessitato al bene ope-« rare; che in vero se non metterai da canto la forza, se non abbraccerai
      < il riposo e la pace, se non tempererai i cattivi desiderii, se non piglierai
      < il freno dell' onestà sia per te, sia per li tuoi ministri, non sarà stabile « la signoria tua, e durerà poco, e presto perderai il regno e sarai cacciato « non senza vergogna tua e della dignità sacerdotale; se pur sarai cacciato
      < e non ti accada peggio, come hai dinanzi gli occhi gli esempii domestici. « Guarda quello che fai, perchè la regola e la legge del sacerdote e del
      < duce non sono una cosa medesima. Imperocché il reggimento sacerdotale ¦ bisogna che sia pieno di clemenza, e sia al modo che il padre governa il
      < figliuolo, e uon sia cosa tirannica in conto alcuno. Si comportano più cose
      < nei principi secolari, le quali si aborriscono negli ecclesiastici, e quello che « è giudicato piccolo leggiero peccato in un mondano, in un chierico è ripa-« tato gravissimo e grandissimo: bisogna che i sacerdoti, la vita de'quali « debbe essere a modo di uno specchio agl'inferiori, si astegnano non sola-« mente dalle cattive operazioni, ma bisogna che fuggano qualunque cosa t ha colore di male. Considera a qual grado sii montato. Se tu puoi eserci-« tare quel governo e reggerlo religioso e giustamente, e se puoi frenare non « solamente i sudditi tuoi, ma eziandio te medesimo, se puoi mediante la « virtù gettare a terra il vizio, se hai accettato il Ducato per comune utilità,
      < e non per compiere i tuoi disordinati desiderii, se sei ben animato a di-« fendere la religione cristiana conlra la ferocità dei Turchi, e vogli espo-« nere la persona tua a questa impresa, e se non cerchi d'ingiuriare il pros-t simo tuo, noi credendo e confidando che abbi ottenuto questa principalità
      < drittamente, e secondo le leggi della tua patria, e che siccome prometti il « tuo governo sarà utile al popolo tuo, noi, dico, in nome della santa Tri-« nità benediciamo a te e ai tuoi cittadini e a tutta la cristianità questo tuo « Ducato. Data in Roma in S. Pietro sotto V anello del Pescatore all'ultimo « di Gennaro MCCCCLXIil, 1' anno quinto del nostro Pontificato. »
      Vedremo ora in qual conto fossero tenuti dal Doge Arcivescovo questi savi avvertimenti del Pontefice.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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