Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
CAPITOLO XL.
ibleio Pieschi capitano det papaiaProspera Adorno • sottomette nuovamente fa Repubblica agii Sforza
Viene in diffidenza Sconfitta tlell'esercito lombardo mandato coÉitro Prospero Adorno•
1 comando delle truppe era stato affidato a Gian Giorgio e Matteo Fiesclii; ma da ognuno si riconosceva il bisogno di una mano più forte, la quale, oltre al sapere reggere la Repubblica, la potesse difendere dalle aggressioni che non sarebbero mancate certamente da Milano. Gli occhi di tutti erano rivolli sopra Ibleto Fieschi, l'uomo più energico, ed il capo della sua famiglia. Ibleto viveva allora a Roma, quasi in sembianza di prigione, perchè Sisto IV, essendo allora amico degli Sforza, avea F incarico di guardarlo e ritenerlo. Pure saputi gli avvenimenti di Liguria, Ibleto non si potè contenere, e delusa la vigilanza del Papa, giunse a Genova, dove accollo con ogni dimostrazione di onore e di allegrezza, gli fu conferito il capitanato, tenuto già da Gian Giorgio e da Matteo. Quasi nell' istesso tempo tutti i cittadinii.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (445/637)
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