Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
DI GENOVA 431
perta: Donato dei Conti arrestato, ed i fratelli Sforza, vedendosi tolta la maschera, ricorsero alia forza e provarono a sollevare il popolo in loro favore. Anche questo tentativo riesci infruttuoso; onde tutti i complici per diverse strade si affrettarono a mettersi in salvo. Ottaviano peri di ferro
0 nelle acque attraversando l'Adda; Lodovico andò a Pisa; Roberto da Sanseverino ed lblelo Fieschi essendo fuggiti insieme, attraversarono il Ticino coli' intenzione di rifugiarsi presso il Duca di Orleans in Asti. Il primo seguitando senza mai arrestarsi potè scampare; ma Ibleto essendosi fermato per prendere lena dal faticoso viaggio, fu preso e ricondotto a Milano.
Neil' istesso tempo che Ibleto era prigione a Milano, Gian Luigi Fieschi era attaccato dalle truppe lombarde di presidio a Genova. Supponendosi che Gian Luigi dovesse essere irritato contro il Governo Ducale a cagione del-- l'imprigionamento di suo fratello, e perciò disposto alla rivolta, gli furono mandati contro nella riviera orientale dove egli risiedeva ai suoi feudi, Giovanni del Conte e Giovanni Pallavicino con due mila cinquecento uomini. Costoro non potendo andare per la via di terra, perchè Gian Luigi con i suoi avea chiusi i passi, furono portati per mare a Rapallo, nelle vicinanze della qual terra ebbe luogo un sanguinoso combattimento in cui i Ducali uscirono con la peggio. Poco dopo però, Gian Luigi-non potendo pagare nè mantenere
1 suoi, fu costretto a calare a gravi condizioni di accordo, ed a cedere le castella di Torriglia e Roccalagliata. Prospero Adorno inalzato al potere da uu capriccio dei reggitori di Milano, correva ora pericolo di esserne sbalzato dalla sospettosa gelosia di quelli.
Si avevano in Lombardia molle cagioni di sospettare di lui : primieramente la eccessiva temperanza usata sui principi del suo Governo, dimostrava una troppo grande premura di procacciarsi favore. L'istessa benevolenza con cui dai più era accolto*il suo dominio, dava ombra, perchè si credevano le divisioni unico mezzo a tenere Genova. Inoltre si era osservato che T Adorno non avea spiegato nelle ostilità recenti contro i Fieschi quella energia che era conveniente al capo di uno stato, contro turbolenti cittadini che si sforzavano di ripristinare le discordie. Questi motivi di mal contento e di diffidenza si accrebbero, quando si seppe che Prospero era stato in trattative di dare la sua stessa sorella in moglie a Gian Luigi. La cosa non era andata innanzi; nonostante il Fieschi si era unito con la figlia del marchese di Finale, il quale era congiunto in astrettissima parentela
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (451/637)
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