Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
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1/ armala marittima (1484) presentassi davanti a Livorno che battè per lungo tempo senza alcun resultato , ad onta delle grosse artiglierie piantate sulle due chiatte; poscia una divisione di lei scorrendo la costa prese ed arse la rocca di Vada, disertando le campagne all'intorno. Finalmente non potendo fare altro frutto, la squadra si ridusse a Genova non senza grave biasimo di Costantino D'Oria, di cui dicevasi comunemente, che avesse bevuto il vino d'oro nei fiaschi Fiorentini.
Sotto Pietrasanta le cose si dimostrarono sul principio favorevoli ai Genovesi. Dopo che gli aiuti mandati dalla capitale furon giunti, la guarnigione che fino allora si era tenuta sulla difensiva, sentendosi più gagliarda, saltò fuori ed occupò una bastita eretta e fortificata dai Fiorentini in una posizione che dominava la città. Dopo questo infortunio l'esercito Fiorentino noiato dal lungo assedio, scemato ed indebolito per le febbri pestilenziali destate dall'aere malsano di Pietrasanta, onde molti soldati eran morti e gli stessi capitani dell' esercito ammalati, era sul punto di abbandonare l'impresa, quando nuovi commissari giunti da Firenze con ragguardevoli rinforzi, rianimarono gli spiriti e gli persuasero a perdurare. Pertanto prima il ridotto occupato dai Genovesi, poscia un altro di non minore importanza furono presi: finalmente gli assediati stremi di veltovaglie e diretti da capitani e commis-sarj inabili, si arresero l'8 Novembre 1484 a Lorenzo de'Medici venutoappositamente al campo per riceverne la dedizione.
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La notizia della caduta di Pietrasanta destò in Genova un gran risentimento contro i capitani ed i commissarii di questa guerra, i quali oltre alla inabilità ed alla mala condotta, erano accusati di corruzione. Dei tre com-• missari genovesi, Antonio di Montaldo, Cazano de Mari ed Agostino Ravas-chiero, tradotti in giudizio, i primi due ne uscirono assoluti, P ultimo ebbe mozza la testa nel castello di Lerici. Domenicaccio D'Oria vedendo la mala parata fuggi a Roma : Lodovico Fregoso stato creato ultimamente capitano generale di quella guerra, a cagione della parentela che lo univa al doge fu risparmiato.
Ottenuta Pietrasanta, seguitando vigorosamente la guerra, i Fiorentini avrebbero potuto facilmente occupare nell' istesso modo Sarzana. A questo oggetto assoldarono diciotto galere Catalane, onde cooperando con gli esuli Genovesi nemici di Paolo Fregoso andare ad assalire Genova stessa e fare una diversione vantaggiosa al loro esercito di Lunigiana. Ma l'indeboli-
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (468/637)
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