Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

Pagina (520/637)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      500 STORIAgittati, come perseverarono in seguito, a fare senza alcun pudore mercato del loro sangue. Nel momento di attaccare la battaglia gli Svizzeri dello Sforza negarono di voler combattere i loro compatriotti. Le preghiere dello Sforza e degli altri suoi capitani furono vane : costretto a nascondersi fra le loro file per procacciare la propria salvezza, fu riconosciuto e fatto prigioniero insieme con i tre Sanseverini, non senza sospetto die gli stessi Svizzeri compiessero questo brutto tradimento con V additarlo alle geoti francesi innanzi alle quali sfilavano. Poco dopo, il cardinale Ascanio rimasto a guardare Milano, essendo caduto in mano dei Veneziani, fa consegnato da questi al re.
      Luigi XII, lasciandosi tirare più dal desiderio di assicurarsi k> stato di Milano che dal rispetto per la sventura e per la dignità regia, trattò rigorosamente Lodovico, Ascanio e tutti gli altri Sforza che caddero in soa mano. Ascanio fu chiuso in quella medesima torre di Bruges nella quale il re stesso era stato per due anni prigioniero : Lodovico, l'usurpatore del trono ' di suo nipote Galeazzo, e forse l'uccisore di esso, il principe potente ed ambizioso, colui die era stato per tanto tempo il regolatore della politica e dei destini d'Italia, caduto da tanta altezza in cosi estrema miseria, fa imprigionato nella torre di Lóchez, dove dopo dieci anni di reclusione fini miseramente i suoi giorni. Terminata con la prigionia di Lodovico la goerra di Lombardia, Luigi XII agognava al possedimento di Napoli; ma poiché temeva degli ostacoli che gli avrebbe potuto opporre Ferdinando re di Spagna, si accordò con esso a spartire il regno. Ferdinando era parente ed alleato di Federigo re di Napoli, per sostenere il quale avea mandato Con-salvo di Cordova con un esercito, ma che montano la parentela e l'amicizia quando si tratta dell' acquisto di un regno ?
      Filippo di Cleves di Ravenstein governatore regio a Genova, avendo avolo ordine di cooperare a questa spedizione, partiva, nel luglio 1501, alla volta di Napoli con quattro navi grosse e quattro galere genovesi, a cui si aggiungevano dieci navi francesi. Oltre l'impresa di Napoli, la flotta aveva ordine di navigare nell' Arcipelago ed unirsi ivi ai Veneziani che implicati allora in una guerra fierissima contro i Turchi reclamavano i soccorsi di tutta la cristianità. Pertanto le navi francesi e genovesi avendo ragginolo trentaquattro galere veneziane comandate da Benedetto Pesaro, tentarono di ricuperare Metellino. Ma i Veneziani, dubitando che presa l'isola, i Ge-
     
      GoogI e


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

Pagina (520/637)






Svizzeri Sforza Sforza Sanseverini Svizzeri Ascanio Milano Veneziani Milano Lodovico Ascanio Sforza Bruges Lodovico Galeazzo Italia Lóchez Lodovico Lombardia Luigi XII Napoli Ferdinando Spagna Federigo Napoli Con-salvo Cordova Cleves Ravenstein Genova Napoli Napoli Arcipelago Veneziani Turchi Benedetto Pesaro Metellino Veneziani Ascanio Ferdinando