Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini
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Il Lautrcc che di assediamo era quasi divenuto assediato sotto Napoli, e non aveva altra speranza di condurre a buon termine l'impresa che netto galere di Filippino Doria le quali già per ordine di Andrea avevano allargato il blocco e dato il passo a molti navigli carichi di viveri per gli assediati, sapute queste macchinazioni, e conoscendo che l'allontanamento dell' ammiraglio genovese sarebbe stato la totale rovina degli affari regii in Italia, spedi tosto in Francia Guglielmo di Bellay, affine d'impedire la imminente rottura se pure vi fosse stato ancora in tempo.
Passò il Bellay per Genova ed ebbe luogo di intendere le lagnanze e le proposte del Doria; ma a Parigi trovò gli animi irritati e troppo risolati nelle già dato disposizioni per dar luogo a più savie e mature considerazioni. Nonostante, le macchinazioni ordite contro l'ammiraglio genovese non si eran potute tenere bastantemente segrete alla corte. Dall'ambasciatore genovese avvisato a stare in guardia, Andrea, con le sue navi che ave?a nel porto, partiva da Genova, ed occupato Lerici, vi si fortificava aspettando gli eventi.
Intanto il Barbesieux giunto a Genova, dissimulando la sua vera missione, faceva intendere al Doria cbe venisse a trovarlo e riunirsi a lui con le galere, per intendersi ed eseguire di consenso gli ordini regii. Ma non essendosi il Doria lasciato pigliare a queste dimostrazioni amichevoli, convenne all'ammiraglio francese di andare con la flotta sotto Lerici, ove con nuove proteste e lusinghe procurò di tirare il Genovese sulle sue navi. Nonostante tutte queste arti riusciron vane ; perchè il Doria stette fermo nel non vo* lersi dipartire dalla ben munita rocca, ove convenne al Francese di andare a trovarlo se pur volle abboccarsi Gon esso.
Mostrossi Andrea in questo abboccamento alieno dal rinnovare la capitolazione che già spirava: avrebbe rese le galere regie che si trovavano sotto i suoi ordini ; delle sue avrebbe fatto quell'uso che gli fosse parso migliore. Così si separarono. Si inviò il Barbesieux alla volta di Napoli, ove sperava di intraprendere le nove galere che sotto Filippino incrociavano nel golfo; ma la vigilanza e la prudenza consumata del suo antagonista F avea prevenuto. Infatti Filippino, avvisato per mezzo di un legno sottile da Andrea, conformandosi agli ordini di lui, appena spirato il tempo della capitolazione, ai quattro di Luglio 1528, abbandonava le acque di Napoli e cansata maestrevolmente la flotta dell' ammiraglio francese, ridusse le navi a salvamento nel golfo della Spezia ove si congiunse alle altre tre di Andrea.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova 1856
pagine 607 |
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Pagina (604/637)
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