I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      ali5 umile focolare ; e nel confuso gridìo de9 fanciulli distingue voci che gli son note.... e allora pensa a'suoi che l'aspettano., e studia il passo^ e dimentica tutto.... perfino la sua miseria., perchè gli è ricco d' amore ; di speranza ; di fede — tre cose che non si comperano a contanti^ se dobbiam credere a certe proteste coniugali; fatte tra uno sbadiglio ed un frizzo^ o a certe effusioni di tenerezza; che non passano la pelle del guanto; che copre la mano che le trasmette.
      Abbiamo detto che una carrozza di piazza erasi fermata davantial numero <145; vecchio casamento colle muraglie screpolate e ver-
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      dastre ; a tettoia sporgente ; a larghi finestroni arcuati ; interamentei
      scomparso a' dì nostri per dar luogo ad un'elegante casetta a due piani ; messa su con quella semplicità di fregi architettonici ; che caratterizza le costruzioni moderne.
      Di fatto; a che prò gli sterminati saloni d' una volta? vi si moriva di freddo o di noia: ci si vede con quattro cristalli come conik
      venti; ed il sole riscalda meglio poiché passa per un abbaìno; imprigionando i suoi raggi entro una nicchia di due piedi quadrati. Facciali) di cappello all'ottimo gusto de' padroni di casa: l'architetto de'nostri giorni gitta via il compasso e la squadra, e traccia i limiti colla spanna del mereiaiuolo; alla fin fine; chi ei guadagna siam sempre noi — semplifichiamo i nostri bisogni; e ci abituiamo a vivere come i piccioni.
      E il giovinotto; testé scaturito dal fiacre, parve assentire al giudizio nostro sulle costruzioni moderne; poiché; fatti appena due passi per imboccare il buio androne ; che metteva a quel casamento ; fece una cotal smorfia di disgusto ; e ritornò verso la carrozza.
      Ehi; vetturinoISignore ! rispose una voce rantolosa ; sprigionandosi a stento
      dall'apertura d'un largo bavero di pelle di gattO; in cui era spro-
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      fondata la testa del vetturino.
      Conteremo per ore. A questa proposta seguì un movimento sotto il fferraiuolo turchino dell'automedonte : il fanale; che rischiarava la via; fece scin-
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      tillare una convessa scatola d'argento; a gingilli d'ottone dorato specie di anello intermedio tra la clepsidra degli antichi e il micro-scopico cilindro moderno.
      Sono le sei. Ya bene ! flì vetturino s# cacciò con un pugno l'unto cappello sugli occhi >


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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