I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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dateci i lineamenti morali 'd'un uomo, svelateci le sue tendenze, sottopponete a severa analisi le sue passioni, e noi ve ne schizzeremo il ritratto, come se ci stesse davanti 1'originale.
.Così, parecchi anni sono, ci venne risposto da un tale intorno a un quesito frenologico, dopo aver formulato il suo credo scientifico davanti a una certa protuberanza craniale d'un individuo, dandocelo per uomo di corrucci e di sangue. Quella volta però , e la scienza ce lo perdoni, il dotto frenologo gli era un miglio fuori di carreggiata. L'uomo di corrucci e di sangue/... V assassino, in una parola.... era l'autore del presente romanzo.
Abbiamo detto che il segretario, poiché era lui, il promotore dello scandalo notturno descrittoci dal portiere, volgeva tratto tratto il capo all'altra estremità della sala, e vi tenea gli occhi intenti, quasi aspettasse da quella parte una risposta rassicurante, che lo togliesse aldubbio, da cui sembrava, in quel momento, agitato.
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Ora, la persona che doveva rispondere, gli era un uomo su' trentacinque o quarantanni, di taglia svelta e aggraziata-, con lineamenti severi e pronunciati, spiranti altezza e nobiltà di sentire, non disgiunte da una cotal naturale alterigia, che gli tralucevà dagli occhi, nel frequente aggrottare de' nerissimi sopraccigli.
Quest'uomo teneasi ritto in fondo alla sala^ colle spalle appoggiate a una delle enormi cariatidi,, che sorreggevano la mensola del focolare; e ora stringeva cori movimento convulsivo uno de' lembi della sua ricca zimarra di velluto azzurro a fiorami, levando gli occhi al cielo, come se gli chiedesse un conforto o un'ispirazione.... ora incrociava le braccia, e reclinava il capo sul petto come uomo che si accascia disperatamente sotto il peso di un dolore, che non ha più la forza di sopportare.... Poi il suo petto gonfiavasi ad un sospiro, euna lacrima, a lungo rattenuta, tracciava silenziosa il suo solco, e
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andava a perdersi tremolando, come una stilla di rugiada, tra i folti baffi brizzolati, che/ stèndendosi su'due labbri, davano un non so che di feroce a quella maschia e sentita fisionomia/ '
Stette lunga pezza così, senza dar,segno di vita esterna, immobile e concentrato nel suo dolore. ' e . » ».
— Cambiali della marchesa Fabiani, pronunciò con voce lenta e un tal poco nasale il segretario, intento a registrare le varie scadenze di alcune cedole, annotandole da altre carte, che vedevansi sparpagliate sullo scrittoio. *
Fu come se la folgore, caduta dal ciclo, fosse venuta a scoppiare
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (30/568)
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Fabiani
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