I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO V.
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L.
I CONSIGLI DEL SERPE.
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Ci è stato mestieri buttar sulla carta di molte parole per tener
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dietro al filo delle idee, che si succedettero nella mente del conte con incredibile rapidità.... nel tempo appena che uno impiega a ravvicinare due date, in cui si compendiino i due periodi più importanti della sua esistenza.
Quindi, fattosi dappresso al segretario, gli disse con voce resa tremante dalla commozione:
— Gabriele, io sono un miserabile I...
Il segretario diè un balzo sulla sua seggiola.
— Un miserabile, Gabriele!... io conosco troppo me stesso, e invano cercherei d'illudermi sulle funeste conseguenze della mia vita equivoca e disordinata. Tu conosci la mia situazione meglio di qualunque altro.... Io sentiva il bisogno d'un'anima come la tua, che mi sapesse o compiangere o consigliare.... sì, compiangere, poiché non sono forte abbastanza da sfidare il disprezzo di chi mi giudicherà dalle opere mie.... - - ,
Poi cacciava le mani nelle saccoccie del suo robone, e passeggiando in lungo la sala, ripigliava, come se parlasse con sé, ad alta voce:
V
— Cos'era?.,, cosa sono?... Poteva esser tutto.... e son nulla.."., un pitocco titolato come tanti altri.... Oh! valgono meglio i cenci di
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Gabriele
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