I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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f wdi carta, e vi scrisse qualcosa in uri carattere piccolo e fitto, foggiato in un certo modo, come di persona che vuol premunirsi contro le possibili eventualità d'un abuso di confidenza, * •
a Ecco ciò che legge vasi nel biglietto: { ;
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« Signora .Giuseppina 1 ,
« Gli è tutt'oggi che mi do attorno per voi, ma con poco o nes-
fsun costrutto. ;Io non so se faceste bene o male a prestar dieci fiorini ad un. uomo che'non può o non vuole restituirveli: dico non vuole, poiché avendogli io stesso proposto i mezzi di procacciarseli, egli m'uscì fuori con certe schifiltà da monachella/tanto per cavarsela a buon patto senza pagare, e tenersi il nome di galantuomo.-Egli spera di poter, raggruzzolar, qualche lira,'darvi un acconto, e passarsela netta di processi per un po' di tempo. Non vi dirò ciò che dovete fare; avete più esperienza di me, e saprete come regolarvi. Vi consiglio però a non badare a rispetti umani; contiamo le ore e i minuti; e, se stasera non accetta l'unico mezzo che gli ho proposto, procedete contro lui legalmente, se volete riavere i vostri dieci fiorini, e anche più, mi capite?
(x « Baciate rispettosamente le mani, da parte mia, alla signora marchesa, ed abbiatemi in conto di vostro servitore ed amico.
* ! ' r .. «; ' « Gabriele FRAitciir. »
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Gabr/ele rilesse attentamente la lettera,-la suggellò ed apposevi l'indirizzo. * Tf f * - ; •
~ Ella saprà giovarsi de'miei consigli, disse fra. sè il segretario* a ogni modo, io credo d'averla servita con.zelo, e d'essermi meritata la sua protezione....-e tutto ciò finche non giunga il momento di mordere quest'altra mano che mi accarezza. — Un centinaio di mila lire!... eccolo là il mio avvenire, bello e sorridente, com'io l'ho sognato le tante volte nella miseria;... ancora-pochi passi, ed io l'ho raggiunto.... Gli ostacoli furono molti;... quasi insormontabili, ma ebbi la forza di superarli, rovesciando a dritta e a sinistra tutto quanto attraversavasi,al mio sentiero.... e senz'odio.... e senza, ri-
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morsi!... Questa è la vera felicità. r ;
lì vecchio pendolo suonò le sette.
,, —Diavolo!, sciamò Gabriele trasalendo, il'barone mi aspetterà.
. Chiuse il registro, ordinò le carte sparpagliate sullo scrittoio, e si alzò.
r —La Provvidenza! borbottò fra sè nell'uscire, e vi sono uomini che ci credono!...
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (58/568)
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Giuseppina FRAitciir Gabriele Provvidenza
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