I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      lì numero de; famigli, la loro età, il loro contegno, del para che la freschezza, l'eleganza e la ricchezza degli arredi de'singoli appartamenti, sono come altrettanti specchi in cui si riflette l'agiato vivere, il gusto, la classe, il grado di coltura, il segreto bisogno o la pomposa miseria di una famiglia.... E* tutto, in questo vecchio palazzo che abbiamo impreso a descrivere, da' servitori alla distribuzione delle, camere e degli addobbi, sembrava indicare quei punto in-termedio e di transizione tra una sfarzosa ^ casa aristocratica e una modesta famiglia borghese, accoppiandovi^ al gusto, all'eleganza, allo spender largo della prima, Io sfoggiar limitato e quel non so che d'utilità pratica ed immediata, che presiede quasi sempre alla scelta degli arredi, posti più a necessità chea ornamento nelle case modeste della gente di mezza classe.. * ^ .
      Il salotto, che ora vedevasi illuminato dalla luce opaca e biancastra d'una lucerna sferica di cristallo smerigliato, era rischiarato, durante il giorno, da due fìnestroni che guardavano* sul cortile. Vecchie e pesanti tende di damasco cremis incrociavansi fin sotto al da-
      vanzale, coprendo a metà ili vano profondo in cui aprivansi le inve-
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      Nel muro di prospetto, rincontro allo spazio interposto a' due finestroni,-vedevasi un camminetto di marmo bigio, sorretto da quattro svelte colonnette a spirale/Uno smisurato specchio veneziano, chiuso entro un cornicione dorato, con intagli di frutta e fogliami leggiadramente intrecciati, pendeva da due cordoni di seta, che riunivansi adi àngolo'ottuso attorno ad un chiodo colla capocchia a fermaglio r infisso nel mezzo della parete.
      Sul marmo del camminetto,'fra quattro vasi di finissima porcel-
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      lana , riboccanti di'fiori freschi, quali poteva consentirli la precoce rigidezza della stagione, era posta una pendola di squisito lavoro, raffigurante un Atlante, il quale, incurvate le spalle, sorreggeva la sfera su cui tràcciavansi lentamente le ore, che scorrevano così rapide é inavvertite altra'volta, quando le gioie di quella famiglia saccedevansi 'co'-minuti * segnati sulla convessa superficie di quel-
      l'orologio.
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      Pesanti seggioloni di noce, cui evasi rifatta l'imbottitura e rinfrescata la tinta come allo specchio nniassiccio del focolare, ricorrevano intorno alla sala, chiudendo nel mezzo un tavolino rotondo di costruzione più recente'e aggraziata. • < — •
      Nelle due estremità laterali aprivansi due larghi usci a cri-


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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