I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (64/568)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -( 54 )-
      Perchè le-cadde dalle mani il trapunto, e chi sono quelli ch'ellaguarda così? . 4 • -
      %
      . v Sono i suoi figli. - , eBiondi, rosei, paffuti come due puttini dell'Albano, essi se ne stanno accoccolati a' piedi della madre loro ; e si tengono stretta*-mente abbracciati Pun l'altro, con tale un'espressione d'affetto negli . occhi, clic molti possono immaginare, pochissimi riprodurre.
      Paolo è il maggiore; ha dieci anni, gli occhi d'un turchino cupo, capelli biondi tendenti al castagno, folti sopraccigli, fronte alta e spianata, e un non so che di posato sul volto,'che annunzia il precoce sviluppo della sua intelligenza.. Avvi nel suo volto qualcosa che ritrae dell' indole passionata della madre, e delle maschie fattezze del padre suo. - * • . * % . ^
      .v * Yittorina, più giovane del fratello d'un anno, ha gli occhi grandi, intelligenti, affettuosi, d'un bellissimo azzurro come quelli della contessa; i capelli folti, ricciuti, d' un biondo chiaro con lucidi riflessi dorati: nulla di più morbido della sua pelle; nulla di più fresco delle rose delle sue guance.
      < Paolo e Yittorina, come dicemmo, si teneano strettamente abbracciati, e la tinta castagna de'capelli del primo 3 su cui cadevanoi raggi obbliqui della lampada di cristallo, sovrapponevasi al biondo
      «
      pallido de' folti ricci della fanciulla con mirabile fusione di colori e di luce. Gli era come se l'angiolo custode, che sopravveglia all'infanzia, si stesse librato sul capo de' due fanciulli, e li avvolgesse nel celeste riflesso delle sue ali: » A • . . .
      Clementina li guardava sorridendo, tutt1 assorta in una specie d' estasi deliziosa : nè i suoi occhi erano i soli che si posassero con affetto su quelle due creature. ' ' .. • . .
      r .Un uomo su'quarant'anni, piccolo, smilzo, dalla faccia secca e rugosa, stavasene seduto dal lato opposto, a quattro passi dal focolare. Le grinze che gli solcavano il volto, partivano da punti opposti, si diramavano, s'incrociavano bizzarramente, dando una singolare espressione a quella fisonomia aperta di campagnuolo.
      Gli è per ciò che que' del paese lo chiamavano l'Aggrinzato. Del resto, buon servitore, leale, fidato e instancabile lavoratore. L'affetto ch'egli nutriva pe'suoi padroni gli si poteva leggere nello sguardo, eh' egli fissava immobile su' due fanciulli, con espressione tenera e rispettosa.'
      Ma, a un tratto, l'estatica contemplazione del contadino, venne


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

Pagina (64/568)






Albano Pun Yittorina Yittorina Aggrinzato