I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Tratto tratto però, è mestieri confessarlo, e' si sentiva come nn -gruppo nella gola, come qualcosa che gli si staccava dal.cuore e veniva su col respiro per diffondersi di conserva con esso, e infilar diritto diritto l'orecchio della signora.... Ma Giacomo stava all'erta, e, opposta alla tentazione una vecchia ma fitta rastrelliera di denti, le
1 1 • - « V / i itagliava di netto il cammino, costringendola a rifare, a suo gran dispetto, il tragitto. , > r
Fortunatamente il tempo, in cui stette faccia a faccia colla, con-
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tessa, fu di breve durata, nè V insistente tentazione ebbe 1' agio diricoaiunciare con nuove astuzie l'assalto.
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E mentre si lodava con sè di questo suo star duro a ogni inchiesta, eccoti il conte in persona, che gli veniva incontro sorridendo,
• • ? ie gli diceva: — « Sei proprio tu, Giacomo? » e il su e giù della tentazione ricominciava con maggior lena, ed egli sfavasene, per al-
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cuni istanti, perplesso tra il sì e il no che gli tenzonavano nel cervello.
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Ma perchè mo ricordargli Graziosa?.,, non era un unirsi alla ten~ tazione per fargli rompere il patto che avea con sè stesso ?... non gli era un tirarcelo pe' capelli e precipitarlo ?
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Questi, o consimili, erano i pensieri,di Giacomo, mentre sfor-zavasi di celar colla mano i due lacrimoni^ che la tentazione mandava come un' avanguardia a perlustrare il sentiero che voleva battere aJc. +
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tutti 1 costi.
tIl conte, frattanto, erasi sdraiato sopra un seggiolone, e prese
fra le sue le mani de'due figliuoletti, che gli si eran fatti da costa ,
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sorridendo con vezzo tutto infantile, guardava Giacomo come trasognato, senza capire il perchè nè di quelle parole tronche, nè di quelle lacrime rattenute.
La contessa avea posato di nuovo il'ricamo, e volgevasi al fittaiuolo con eguale, se non maggior espressione di penosa ansietà nello sguardo.
Stettero così per alcuni secondi, interrogandosi cogli occhi l'un l'altro, ma senza muover labbro, come tementi l'annunzio d'un'im-
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l il UPoi il conte si fece forza, e parlò:
preveduta disgrazia.
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Giacomo, voglio saper tutto..,. Tu mi nascondi qualcosa che^ • * • a r A.
ti addolora,.,, IXuovi intrighi, forse?.,, qualche nuovo sopruso a dannodi chi mi serve con cuore e con lealtà?... Parla: io son pronto a
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tutto,,,, io mi devo aspettar tutto da una donna come mia zia,...
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Vostra zial... Oh! no, signore.... non crederò mai che la si-
gnora marchesa...,
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (71/568)
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Giacomo Giacomo Graziosa Giacomo Giacomo IXuovi
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