I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Come tu vuoi.... 3Ia avevi però la certezza?...
      — Che quell'uomo, che mi stava dinanzi, fosse colui che cercavo? Oli sì ! Fin da quel momento un inesplicabile sentimento d'odio, il ri-brezzo che m'ispiravano il suo volto e le sue parole, per fino il contegno studiato e impassibile con cui mi accolse.... tutto mi diceva eh' era lui, e non altri, il seduttore di mia sorella. f
      « Volli insistere: egli fe' le viste d'offendersi dermici sospetti, e mi disse d'uscire.
      m
      « — Uscire! gridai fuor di me per la rabbia, non prima che tu mi abbia reso strettissimo conto dello smacco che mi facesti.
      « E mossi un passo per lanciarmi su lui.
      a Egli, che forse prevedeva questo mio movimento, mise mano a un campanello, eh' era sulla scrivania, e lo scrollò fortemente.
      a Due servi entrarono nel gabinetto. Uno vecchio e malatticcio, l'altro giovane e vigoroso.
      a II segretario approfittò della mia sorpresa, e sgusciatomi prestamente di fianco, raggiunse l'uscio in due salti.
      « — Quest'uomo è pazzo, gridò ai camerieri.
      a — Pazzo!
      a — Sì, pazzo o ubbriaco....
      u — Ah !..,
      a E feci per iscagliarmi addosso a quel miserabile.... Era scomparso. I due servitori mi rattennero, consigliandomi con buon garbo di ritirarmi. Che fare in tale frangente?... a quale partito appigliarmi?... non avevo io esaurito tutti i mezzi di conciliazione?... non mi ero abbassato perfino a pregare?... non avevo quasi pianto davanti a queli' infame?... non sapeva egli che ne andava di mezzo il mio onore?... che si trattava della mia vita?... che si decideva del mio avvenire?... Mio Dio!... e poi si dirà che sono violento....
      che sono brutale.... Ma potevo io condurmi diversamente?... do-
      «
      vevo ridere della mia ignominia,,., e dire al mio cuore che non battesse, e al mio sangue che scorresse più lento e non mi soffocasse?... Ah! dunque perchè fino a quel giorno ero stato uno scioperato, uno scavezzacollo, dovea portare in pace l'insulto, e specularvi sopravilmente, e trarne i mezzi di soddisfare a'miei vizii____ di fomentare
      le mie cattive passioni?... Lo fanno tanti altri, che sono stimati migliori di me!... Oh, mai!... Dio sa che non l'ho pensato neppure.... Ma che far dunque?,.. Aspettare!... e Io feci, colla rassegnazionedi
      chi conosce la sua impotenza.... e concentrai tutta 1' amarezza del-*


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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