I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (193/568)

pagina

       

      —( 1G3 )— ^
      « Sgraziatamente in quella camera c'era un mozzicone di lapis e un fogliaccio di carta scritta, con mezzo pollice di bianco, tanto da scriverci le parole che il capitano vi ha riferite.
      « Poco lungi, sulla stessa tavola, luccicava la lama d'un coltellaccio, col manico intagliato, come quello che fu trovato presso ilcadavere del cenciaiuolo.
      « L' amico piegò la carta e la nascose sotto il capezzale ; pigliò
      il coltello e....
      « Non so di più. Gli è però certo che, se si badatile lenzuola, lacerate in più parti, e alle ferite che il cenciaiuolo toccò nelle reni, egli dovette difendersi come un leone dalle earezze prodigategli dall' amico. > *
      « II quale, nella fretta di far fagotto e intascarsi le mille lire,
      non pensò a molte cose, e fece tre solenni corbellerie.
      « Anzitutto scrisse una specie di testamento in un carattere brutto sì, ma non brutto abbastanza da essere scambiato con quello di Rampicone. «
      « Secondariamente egli non pensò che un suicida studia la morte più lesta e meno penosa, e che le ferite alle reni sono un assurdo nella cronaca de' suicidii, e bastano da per se sole a smentire compiutamente i feroci propositi manifestati da Rampicone nel suo testamento. I
      « In fine egli dimenticò d'accertarsi, prima di svignarsela per la finestra, se il morto era veramente morto, mentre siProvvidenza concede ancora un minuto di vita, un barlume di ragione, e forza bastante per accennar qualche indizio, a cui riconoscere l'assassino, per balbettare qualcuna 0 tutte le sillabe del suo nome,-per chieder perdono a Dio, stringersi al petto ima croce e morire.
      « Ora l'indizio fu accennato più cogli occhi e col gesto che con
      • ala voce, e il nome fu sospettato, indovinato, sebbene le labbra del moribondo non abbiano avuto la forza di pronunziarlo.
      « 1/ indizio è una macchia di sangue, qfti, sul petto, presso allo sparato della camicia.
      Nel dir ciò, lo sconosciuto voltossi rapidamente verso il Patito. Le mani del quale, come per impulso meccanico, strisciarono con un tremito convulsivo sulla bottoniera.
      TI 1 % • * 4 M
      — h 1 assassino è costui, soggiunse lo sconosciuto} a cui non era sfuggito quell'atto, lanciandosi sul Patito. '

I misteri di Milano Storia contemporanea (Volume 1) di Alessandro Sauli Libreria Francesco Sanvito 1857 pagine 511

Pagina (193/568)

Rampicone Rampicone Provvidenza Dio Patito Patito