I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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II commissario sorrise,
— Le apparenze ingannano, signor commissario: ma se lo fo*-simo....
Mangiamicche s'interruppe.
— Continuate.
— Basta cosi: c'intenderemo meglio qualche altra volta.... Ora due parole, e ho finito.
Poi, voltosi a' compagni :
— C' è uno fra voiche osi ?chiamarsi amico dell' assassino di Rampicone ?
Gli astanti risposero con un movimento di ribrezzo.
JÌangiamicche guardò il commissario con un sorriso di trionfo,
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coinè se volesse dirgli: — Vedete!
Quindi soggiunse a voce alta e con piglio solenne:
— Ricordatevi, che noi tutti abbiamo rinnegato 1' amicizia di questo furfante.... A voi 1"
E levatolo da terra, Io ributtò con forza da se, gittandolo a fascio fra le gambe delle tre guardie.
Il Patito , trovatosi libero, colla rapidità del baleno, raccolse da terra il coltellaccio, lasciato cadere dal Guercio, e rompendo in uno scroscio di riso feroce, Io brandi di sopra al capo , scagliandosi sui tre che, stretti a gomito, e le pistole appuntate, si avanzavano per arrestarlo.
I tre uomini indietreggiarono.
II Patito gl' incalzava, levando in alto, il coltello.
Ancora pochi passi, ed egli, raggiunto l'uscio., era salvo.
— In nome della legge, fermatevi! comandò il commissario, piantandosi risolutamente sul limitare, e posata la sinistra sul bottone dell' uscio, tenne la destra raccolta al petto, e la pistola inarcata.
— Aiuto!... Madonna santa!... soccorso! strillò la Veronica, co-prendòsi gli occhi colle due mani.
— Silenzio i intimarono le due guardie travestite, addossatesi al banco per prendere alle spalle il Patito, qualora si lanciasse sul commissario.
— Ammazzatelo, è finitela una volta con quel manigoldo ! gridò uno degli astanti.
— Sta zitto tu, e bada a te^ rispose un altro.
— Perchè mo?... Voglio dire ciò che mi pare....
— Nossignore!
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (202/568)
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Rampicone Patito Guercio Patito Veronica Patito
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