I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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ICAPITOLO XIX.
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dopo tre settimane,
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Nulla di più incantevole e delizioso delia villa Fabiani, veduta attraverso al fogliame d'un giardino da fate, allorché il sole declina inelanconicamente ai tramonto, indorando le creste de' monti che circoscrivono il lago.
II.conte fe'capolino dallo sportello della carrozza, e battè le mani con trasporlo infantile.
— Oh bello!... oh stupendo!,.. Pietro, ferma, ferina!
La carrozza s' arrestò.
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— Ma che fate adesso ? chiese la marchesa, afferrando il braccio di suo nipote, la cui mano posavasi sul pomo dello sportello.
— Che fo?... voglio uscire.... Ma guardate, zia, non vedete?... siamo giunti.... ecco Firenze!... ecco la Toscana!
Ortensia non potè tenersi dal ridere nel sentir l'enfasi eon cui furono proferite queste parole; e, ravvoltasi nel suo sciallo:
— Andiamo, disse, signor imprudente, voi finirete col buscarvi qualche nuovo malanno.... una ricaduta....
— Ma vi pare?... Scommetto che non siamo distanti d'un trenta passi dalla palazzina.
Sentendo aprir lo sportello, Pietro scivolò prestamente dai serpe, e abbassata la predella, s'inchinò rispettoso per-offrire il braccio a Roberto.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (239/568)
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Fabiani Firenze Toscana Pietro Roberto
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