I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Se vi amassi meno, mi fareste perdere la pazienza.
      — Mi amate? ^
      —« Certo.... mi pare di avervene dato prove....
      — Se Io credessi....
      — Ne dubitate?
      , :— Ortensia.... ' Y <.* *
      — Le undici!.., Presto, Maddalena, dammi lo sciallo.... il cappello.... i miei poverelli nr aspetteranno.... poi ho promesso di fare una visita alla famiglia del mugnaio.... Pòvero Bortolo ! è un mese che gli è a letto senza poter lavorare....
      — Volete clie vi accompagni ?
      — «Vo ^ vi ringrazio.... non vi è che la mano d'una donna che possa medicar certe piaghe.... Sono povera gente, ma.... mi capite....
      Sento moro,che abbaia.... prendete il vostro schioppo..... vi augurobuona caccia.... Ricordatevi soltanto che alle quattro si pranza.... A rivederci, Roberto. . * ,
      — A rivederci, Ortensia.
      Roberto baciava la jnano a sua zia e si separavano; l'una ridendo e l'altro sospirando.
      Alle quattro si pranzava. Finito il pranzo, il conte sdraiavasi sul sofà, accendeva,un cigaro e sfogliazzava i giornali di mode, francesi e italiani, che venivano spediti a sua zia.
      Poi veniva la volta della passeggiata in giardino.... poi la partila a bazzica.... e così, bel bello, tra uno sbadiglio e una disputa di giuoco, finche suonavano le dieci.
      Kj JAllora la marchesa chiamava Maddalena perchè la svestisse.
      11 conte si alzava e prendeva un lume.
      — Buona notte, Ortensia.
      — Buona notte^ Roberto. •
      E così tutti i giorni.... e così sempre !
      Finché Roberto si scosse da codesto assopimento letargico , incompatibile col suo carattere ardente, appassionato , espansivo. Ortensia non l'amava.... ne avea troppe prove per dubitarne un istante. A qual prò' dunque prolungare una situazione che facevasi di giorno in giorno più penosa e difficile per entrambi? E sua madre?... Aveva potuto dimenticare che quella povera donna contava i giorni^ le ore, i minuti del suo ritorno, mentr'egli — via,.diciamolo — menti-'egli sospirava come un collegiale dietro una donna vana , leggera, capricciosa (la marchesa era tritio ciò un'altra volta), che qualora si


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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