I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      —( aio y-
      sentimento di diffidenza che v5 ispirano le mie azioni ; voi non mi credete capace d'intercettare una vostra lettera, ma intanto volete accertarvi del vero motivo di questo silenzio e... e partite!... Negate che ieri sera non avete apparecchiato la vostra valigia....
      — Non lo nego^
      — CoIF intenzione di partir stamattina?...
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      — Anche ciò è vero..
      — Ma il motivo di quest'improvvisa risoluzione?... il vero.... 1' unico motivo ?...
      Roberto non rispose.
      — Ye lo dirò ior perchè diffidate di me... perchè vi sono incresciosa.... perchè mi odiate.
      Roberto taceva sempre.
      — Ed io, sciocca 1 continuò la marchesa come se parlasse fra se, io credetti che la mia condotta avvenire sarebbe bastata da sè sola a smentir presso lui le calunnie che denigrarono il mio passato. Di che mi rimproveravano finalmente? Ero giovine, ero ricca; amavo il lusso., i piaceri.... la vita infine.— Ebbene, poiché Io vuole, rassegniamoci: isoliamoci dalla società.... dal mondo: non più feste, non più circoli, non più amici... E così, siete contento? Forse non ancora del tutjo.— Orsù dunque, confinatevi in una casa di campagna,
      «
      non impòrta dove, a venti, trenta.... cento miglia dalla capitale.... purché vi dimentichino.... purché non si oda più pronunziare il vostro nome— il mio nome?... ma è dunque il nome d'una....
      La parola non . fu proferita. Ortensia si lasciò cadere sur una sedia col bel volto innondato di lacrime.
      Roberto si precipitò a' piedi della giovine vedova.
      Roberto voleva giustificarsi 5 dirle la vera cagione della sua partenza»... Le ultime parole d'Ortensia gli aveano rivelato un intero passato d'amore e di sacrifizio.... egli era amato!... Oh! bisognava che Ortensia ripetesse questa parola.... a rischio di farlo impazzire, non importava.... — Ma Ortensia piangeva sempre.... e quand'egli volle asciugarne le lacrime, ella fe' per alzarsi, ma Roberto le cinse dolcemente le braccia attorno alla vita. Ortensia volle respingerlo.... lo tentò una.... due volte.... ma alla terza, nel chinarsi, la disciolta e inanellata capigliatura della marchesa sfiorò soavemente il volto di suo nipote....
      — Nipote?
      — Sicuro, zia e nipote.
      Ce ne dispiace, ma, pochi minuti dopo, essi Tavtfano dimenticalo.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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