I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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CAPITOLO XXII.
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Uscita la marchesa, il Fabiani corse alla finestra, l'aprì, e appoggiati i gomiti al davanzale, parve seguir coli'occhio una forma bianca e fantastica, che spariva dietro agli alberi del giardino.
La era una delle più belle notti di primavera, con un> cielo azzurro tempestato di stelle — una di quelle notti che vincono in limpidezza i nebulosi splendori de'foschi giorni del settentrione.
Roberto, affascinato dall'indescrivibile poesia di que'luoghi,
posò la fronte sulle palme, abbandonandosi a tutta la voluttà delle_ >
rimembranze. Egli voleva allontanar dalla mente un pensiero che l'affliggeva, ma, per ìsforzi ch'egli facesse, questo pensiero vi ritornava con insistenza. Dileguatasi la vertiginosa impressione del momento, il cuore ripigliava i suoi battiti regolari, e il presente gli si parava davanti crudelmente calmo ed inesorabile come la realtà. E allora egli pensava a sua madre, e un presentimento angoscioso gli diceva che non l'avrebbe più riveduta; e si rimproverava la sua debolezza, e fermava entro sè di lasciar la villa all'insaputa d'Ortensia, di correre a spron battuto a Milano, di gittarsi a'piedi della contessa, e, ottenutone il perdono, rivolar presso Ortensia, e proporle di santificare col matrimonio tutto quanto eravi di colpevole in quest'amore.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (261/568)
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Fabiani Ortensia Milano Ortensia K Voi
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