I misteri di Milano di Alessandro Sauli
* *
CAPITOLO XXIV.
#
l\ cui §' ixsecna il perdono.
V
*
% *
— Voi dunque, don Celestino, siete perfettamente del mio parere ?
— Perfettamente, signora marchesa.
— Supponiamo che io sia un istromento scelto dalla Provvidenza.,., Pecco forse d' orgoglio nel crederlo ?
— Tutt' altro: ne abbiamo esempii nelle Scritture — Giuditta, Giade.... ¦
— Però, prima di ricorrere a mezzi estremi, speriamo ch'egli si ravveda.
— Speriamolo pure.
— Frattanto mi accertate che a San Colombano I' esecrazione contro di lui è generale?
— Le ho già raccontato, mi-pare, il parapiglia dell' osteria fra il Tonio, il Menico e V Aggrinzato....
— Tutti ricusano di lavorare?...
— Tutti. ,
La marchesa aspirò lentamente una presa di tabacco, ciò che in lei dinotava il più alto grado di soddisfazione; poi continuò:
— Saprete che domani gli scadono cinque cambiali di duemila lire ciascuna ?
— Tutte domani ?
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
|
Pagina (275/568)
|
Celestino Provvidenza Pecco Scritture Giade San Colombano I Tonio Menico V Aggrinzato
|