I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      V inerzia, imprigionandoli nell' angusta cerehia delle cure domestiche, egli si fe' pensoso e rispose:
      ìc — È vero: l'esistenza deve avere uno scopo : i privilegi della nascita e delle ricchezze che trasmettiamo a'nostri figli sono inutili e spesso dannosi se l'esempio non li feconda. Luigi, additami una via da seguire.
      « — Anzitutto, io risposi, bisogna che tu frequenti la società. Lascia questa vita gretta e sterile da cenobita. La tua luna ha stillato abbastanza miele, mi pare. Vedrai che, alla tua ricomparsa, nessuno avrà più il coraggio di sogghignare.
      « — Ah, sogghignano! notò Roberto con amarezza. « — Certo.... che vuoi farci? Non si può esser giovani, belli e di spirito come sei tu; senza aver nemici che spiino attentamente ogni minimo difetto, la più piccola debolezza per poter ridere alle iue spalle.... E hanno riso, sai?... oh! ti accerto che hanno riso di cuore.
      — Queste poche parole bastarono a gittar lo scompiglio nello spirito di Roberto. — Volete perdere un uomo, farne un docile stro-mento, un automa che si agiti a vostro senno e capriccio?... suscitatene l'orgoglio, feritene la vanità. — Da quel giorno io esercitai un ascendente irresistibile sul Fabiani; Io trassi con me ne'convegni, Io spinsi nei circoli delle donne galanti. Ebbi ausiliarie potentissime, lo confesso, e, fra le prime, la baronessa Bruni....
      — Mia sorella !...
      ¦
      — Vostra sorella, che Dio l'abbia in gloria, madama. La baronessa teneva tavola di faraone in quel tempo, e alla sera gli era un fioccar fitto di paroli e di napoleoni da perderei la tramontana. Sotto la direzione di si valente maestra, l'amico mio fece progressi maravigliosi. Anzi, i maligni dicevano ... Piantiamo lì. — Madama Bruni fu poi mia moglie, e morì in odore di santità.
      II Velasquez proferì queste parole coli'espressione del più ributtante cinismo.
      — Concludiamo , disse la marchesa.
      — La conclusione è subito fatta.
      «
      kDalla culla alla tomba è un breve passo, .
      scrisse un poeta; dalle sale della baronessa alla bisca il passo eraanche più breve, poiché n'erano, in certo qual modo, una succur-
      * *
      sale. Fortunatamente voi non conoscete il fascino d'un tappeto verde.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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