I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — E perchè no? State attento: guarentisco la veracità dell'aneddoto; poiché dovete sapere che in casa Fabiani non si muove passo senza che io noi venga a sapere.,..
      — Lo stesso potrebbe dirsi di molte altre case, e ciò mediante certi rapporti settimanali....
      — Volete udirlo 1' aneddoto? lo interruppe un cotal po' stizzita la marchesa.
      . — S'on tutt' orecchi.
      — A' vent'uno del passato luglio/il conte rientrava in casa alle sei di mattina. Avea passato la notte alla Casa Rossa, e ne usciva dopo aver lasciato duemila franchi in moneta sul tavoliere, e averne perduto altri tremila sulla parola. L'obbligazione fu stesa regolarmente , e scadeva la mattina del terzo giorno.
      — Venne il terzo giorno, e il conte non potè pagare.
      — Appunto. Egli avea posto tutte le sue speranze in alcune riscossioni che non si poterono effettuare. Entro la mattina, il creditore si sarebbe presentato al palazzo Fabiani per esigere il pagamento. Come regolarsi in tale frangente? 0 subir lo smacco d'un protesto, o palesar tutto a sua moglie. Quest' ultimo partito gli parve più ragionevole, tanto più che'Clementina avrebbe potuto interporsi e, pregando, ottenere una dilazione.
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      — Marchesa, .scusatemi, ma non posso passarvi la seconda parte di quest' aneddoto. La vostra polizia prese un granchio....
      — Perchè ? a
      — Perchè conosco troppo vostro nipote per supporlo capace d'una bassezza. Vi sembra ch'egli potesse neppur pensare di far di sua moglie una mediatrice ?
      —• Udite il resto, e poi, se lo volete, vi darò prove palmari della verità di quanto vi dico.
      — Continuate.
      — Roberto chiamò sua moglie, e colle lagrime agli occhi le palesò le angustie della sua situazione. Il risultato di questo colloquio fu che Clementina, preso il cappello, e gittatasi sulle spalle uno seiallo^ si recò sola e a piedi alla casa del creditore. La cambiale non fu protestata.
      — E ciò, che prova?
      — Nulla, se non che Roberto, il quale prima era gelosissimo del signor..., non vo' nominarlo, era il suo creditore — per alcune parole galanti indirizzate a sua moglie in una festa di ballo, cambiò
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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