I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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La quale mandò un lieve grido.
Ma lo sconosciuto, alzata Pala del fellro, proferì dolcemente:
— Non mi conoscete ?
— Voi qui ! balbettò confusa Maria.
— Sembra che vi dispiaccia.... Forse non mi aspettavate ?
— No.... veramente....
Ma abbassò,gli occhi arrossendo, poiché P innocente menzognai n
stentava ad aprirsi il varco fra quelle labbra, in cui siedeva P ingenuità e la schiettezza.
Un melanconico sorriso sfiorò la fronte corrugata del Legnaiuolo.
Prima di procedere nel racconto, non possiamo esimerci dall' esporre quali rapporti d' intimità esistessero fra il Legnaiuolo e la giovine cameriera.
Sono trascorsi sette giorni, da che Francesco vide per la prima volta Maria, e le parlò. Una sera che, dietro comando della marchesa, ella recavasi, come di consueto, al palazzo Fabiani, il Legnaiuolo, volgendo i più sinistri pensieri nella mente, con un feroce proposito di vendetta nel cuore, batteva in lungo e in largo il lastrico della via.
Come incontra sovente quando P animo è preoccupato da una forte passione, l'andatura di Francesco era oscillante, indecisa, senza una direzione fissa e una meta determinata: ora cacciavasi in un crocchio di stizzose comari che ciaramellavano assembrate sul limitare di qualche buio portone, ora urtava con poco garbo e dava del gomito ne' passanti, nè,udiva le risa che gli faccvan dietro le prime, o le vive apostrofi indirizzategli da'secondi, Egli faceva capo all' angolo di Borgo Spesso, poi rifaceva la via, e giunto a un dieci passi da casa Fabiani, girava su' tacchi e ricominciava — e cosi di seguito per una mezz'ora, finché udì*un grido acutissimo, e riscossosi come da profondo torpore, vide- una giovinetta cho, afferratolo per le braccia, lo trasse sgomentita sul marciapiede.
Poco stante, una carrozza passò volando. Francesco conobbe il pericolo corso k un minuto solo .di esitanza o d'indugio e le ruote della vettura passavano sul suo corpo. Si volse commosso alla sua salvatrice e mosse il labbro per ringraziarla. Ma la parola uscì smozzicata e confusa: Francesco abbassò gli occhi — la giovinetta arrossì. Quando si separarono, l'uno pigliò difilato per Porta Nuova, P altra avviossi verso lp stanzino di Santocchio:« ma il Legnaiuolo pensò meno a Gabriele, e Maria, rientrata in casa, e postasi à letto, sognò cavaUi irrompenti, vetturini ubbriachi, carrozze che ribalta-
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (312/568)
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